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Città di Castello, il futuro della Buitoni discusso in un'interrogazione con i Ministeri

Il futuro della Buitoni al centro di un'interrogazione di deputati PD ai Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. E' stata presentata ieri da Donella Mattesini e Walter Verini insieme ai colleghi degli altri territori interessati dai licenziamenti decisi dalla NewLat. Per il solo stabilimento di Sansepolcro si tratta di 32 unità.

“Nell'interrogazione – sottolineano i deputati – ricordiamo l'impegno che l'azienda aveva assunto dopo l'acquisto della Buitoni non solo con le parti sociali ma anche con le istituzioni: Regione, Enti Locali e Ministero. Si trattava di investimenti per 40 milioni di euro destinati all'ammodernamento dello stabilimento ed alla realizzazione di una nuova linea per prodotti da forno. Ebbene, ad oggi sono stati investiti solo 10 milioni di euro e la NewLat, insieme ai 32 licenziamenti a Sansepolcro, ne ha previsti, sempre con procedura unilaterale, altri 202 negli stabilimenti di Reggio Emilia, Lodi, Pozzuoli, Lecce, Eboli, Bologna e Cremona”.

La NewLat ha categoricamente rifiutato, il 4 ottobre, la richiesta sindacale di sospendere la procedura unilaterale di licenziamento e di aprire un confronto per individuare soluzioni alternative. Verini e gli altri deputati Pd ricordano che “l'attuale struttura di Newlat ha sviluppato e diversificato la propria attività grazie ad acquisizioni ed attivazioni di nuovi business, conseguendo una presenza consolidata ed in continua fase espansiva nel settore agroalimentare”. E chiedono a se intenda “attivare un tavolo di confronto con l'Azienda al fine di addivenire al ritiro o alla sospensione della procedura unilaterale di licenziamento, ricercando soluzioni di mantenimento dei livelli occupazionali anche promuovendo specifici piani industriali di rafforzamento e rilancio delle attività”.