I Carabinieri della Stazione Città di Castello, a conclusione di alcune indagini, hanno denunciato due cittadini rumeni per furto aggravato.
I due, rispettivamente di 32 e 26 anni, entrambi residenti ad Arezzo, due mesi fa si resero responsabili di un furto di circa 1.300 euro in contanti ai danni di una lavanderia automatica di Città di Castello. Il furto fu commesso quando all’interno del locale non vi era nessuno. Il gestore si accorse di quanto accaduto solo nel momento in cui aprì i contenitori delle lavatrici automatiche per prelevare il denaro. Il sopralluogo dei Carabinieri evidenziò che non vi era alcun segno di effrazione.
Le indagini dei militari, basate essenzialmente sulle immagini delle telecamere a circuito chiuso, si concentrarono verso due giovani, uno dei quali faceva da “palo” nei pressi dell’ingresso, mentre l’altro veniva ripreso mentre “armeggiava” accanto alle lavatrici. Proprio l’assenza di segni di effrazione, fece ipotizzare che i malviventi potessero essere in possesso o di chiavi false ovvero di strumenti elettronici capaci di manomettere i macchinari.
Grazie ad un continuo e proficuo scambio informativo con gli altri Comandi dell’Arma, i Carabinieri di Città di Castello hanno individuato i due rumeni i quali, circa un mese fa, erano stati arrestati in provincia di Arezzo mentre compivano un furto ai danni di alcuni distributori automatici. In quell’occasione fu rinvenuto e sequestrato un piccolo apparecchio elettronico, molto simile ad un telecomando, che se collegato alle lavatrici automatiche o ad altri distributori contenenti denaro, danneggiava il sistema causando l’erogazione di tutto il contante contenuto.
Le fotografie dei due arrestati, confrontate con i filmati in possesso dei militari, hanno dimostrato che proprio loro avevano commesso il furto in danno della lavanderia.
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