Città della Pieve, città d’arte… “dove il sì sona”. Gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino” hanno una marcia in più nella padronanza (e forse nell’amore) verso la lingua di Dante. Non stupisce dunque che sarà ancora la città del Perugino a rappresentare l'Umbria nella finale delle “Olimpiadi della lingua italiana” del 12 aprile a Firenze.
La notizia, accolta con grande soddisfazione all’Istituto Calvino, conferma l’eccellente preparazione di Eleonora Ficola della VA e di Lucia Giommoni della IIA, studentesse del liceo, e la qualità della formazione che la scuola propone: “L’IIS Calvino – spiegano i docenti e la Dirigente Rita Albani – ha vinto sia per la sezione biennio, sia per la sezione triennio, con le medesime studentesse che si erano affermate anche lo scorso anno; nell’ottobre del 2011, per la prima edizione, un altro studente del liceo pievese, Enrico Scricciolo, aveva disputato la fase nazionale”. Affermazioni e soddisfazioni importanti che premiano l’impegno dei ragazzi, il lavoro lungimirante della dirigenza e la qualità dei docenti. Il Piano dell’offerta formativa dell'Istituto punta molto sui progetti volti alla valorizzazione delle eccellenze, tra cui trova spazio anche questa competizione, organizzata dal Ministero dell'Istruzione, sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica.
La selezione ha avuto inizio il 13 febbraio, quando quasi 15mila studenti, appartenenti a circa 600 istituti superiori di tutta Italia e ad alcune scuole italiane all'estero, si sono cimentati nella fase di istituto; lo scorso 13 marzo si è svolta la prova interprovinciale. “I Linguisti dell'Accademia della Crusca – avvertono le docenti delle discipline linguistico- letterarie che accompagneranno le studentesse a Firenze – stanno già lavorando per predisporre le nuove e temute prove per le gare di questa edizione, ma Eleonora e Lucia, ormai esperte (probabilmente le uniche in tutta Italia ad essere alla seconda esperienza) faranno fronte alla prova con tranquilla determinazione”. Le stesse insegnanti aggiungono una nota di umiltà, un bel grazie agli educatori che le hanno precedute: “Ricordiamo quanto decisivi siano nel determinare il successo della formazione linguistica soprattutto i primi stadi dell’educazione”.