Una notevole scoperta, in questi giorni, ha interessato il piccolo ma suggestivo borgo di Citerna. In settimana, infatti, durante l’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione per presentare lo stato di avanzamento dei lavori di recupero del Torrione e del Cassero della Cinta Muraria, è stato messo in evidenza soprattutto ciò che è stato riportato alla luce, e cioè alcune interessanti testimonianze del sistema difensivo medievale, in gran parte inglobato nelle strutture di epoca rinascimentale fatte costruire dai Malatesta a potenziamento della cinta muraria.
In realtà gli studiosi sospettavano l’esistenza di un muro di pietra della primitiva cinta muraria, nascosto sotto il paramento laterizio rinascimentale, ma solo attraverso i lavori svolti in parte dalla ditta CESA di Città di Castello e, successivamente, dalla ditta Restaura S.r.l. di Castiglion del Lago, è stato possibile far riemergere la sommità di muri antichi e di un bastione rettangolare appartenenti al complesso della Rocca Medievale.
Ma la scoperta più interessante, al punto da determinare una revisione delle soluzioni progettuali, riguarda un accesso interrato sotto il giardino della rocca a ridosso del torrione cilindrico, che attraversa il muro antico, nel punto in cui è sostenuto da un massiccio arco di pietra che permette di completare il percorso di collegamento con il giardino sovrastante.
“Una scoperta – afferma il sindaco Falaschi – destinata a cambiare il rapporto dei citernesi con la Rocca e il giardino, ora accessibile solo a livello dell’acropoli, ma in futuro lo sarà anche attraverso altri due percorsi, uno interrato ed appena riscoperto a ridosso del Torrione e l’altro all’interno della struttura del Cassero poligonale”.
La Sovrintendenza, infatti, ha autorizzato la creazione di un altro accesso che sfrutterà le strutture rinvenute all’interno del cassero rinascimentale per creare una scala e per inserire un ascensore a servizio del piano del giardino e del livello intermedio. I lavori in corso consentiranno il recupero di un ampia area, ma ciò che è ancora più importante è che, alla luce dei nuovi ritrovamenti, è stata elaborato ed approvato un progetto di recupero e valorizzazione dell’intero angolo sud-ovest della cinta muraria.