Fim Cisl Terni
Il Consiglio Generale della FIM CISL di Terni, riunitosi venerdì 14 settembre con all’Ordine del Giorno l’analisi economica, produttiva ed occupazionale del territorio della provincia di Terni, esprime forti preoccupazioni per il perdurare e l’aggravarsi della crisi economica, produttiva e occupazionale che sta coinvolgendo l’intero paese Italia. In un contesto fortemente segnato dalla crisi di importanti comparti produttivi e in attesa di una seria e reale politica industriale rimangono inalterate tutte le nostre preoccupazioni legate al continuo aumento della disoccupazione, soprattutto quella giovanile, che sta rubando il futuro di intere generazioni. La FIM CISL di Terni ritiene il quadro economico e sociale della Provincia di Terni fortemente preoccupante, non solo per l’incremento massiccio al ricorso della fruizione degli ammortizzatori sociali per la gestione della crisi del settore industriale, ma per le continue cessazioni di attività produttive che stanno, di fatto, caratterizzando questo 2012 e che impoveriscono l’intero sistema industriale e lo stesso territorio. Il Consiglio Generale della FIM CISL di Terni ritiene indispensabile per chiudere la vicenda del settore inox di ThyssenKrupp, approdato alla vendita di tutto il settore della multinazionale tedesca ad una Società industriale come quella di OUTOKUMPO, che le verifiche della normativa antitrust prevista dalla Comunità Europea diano esito positivo onde evitare pericolose ricadute, non solo sul progetto di vendita stesso, ma sullo stesso Gruppo TK AST. Come FIM CISL di Terni riteniamo ancor oggi delicata la vicenda dei nuovi scenari e assetti industriali che si stanno dipanando e partiti dall’acquisto di OUTOKUMPO del settore inox di INOXUM. Il Consiglio Generale della FIM CISL di Terni, nel ritenere la vicenda ALCOA un segnale preoccupante di un modo di agire da parte di multinazionali che operano nel nostro Paese, chiede la ripresa urgente del confronto a Palazzo Chigi con il Governo Italiano, con la presenza sia dei rappresentanti di ThyssenKrupp AG e sia con i rappresentanti di OUTOKUMPU, maggior azionista della nuova società con il loro 70%. Il Consiglio Generale della FIM CISL di Terni chiede alle Istituzioni Locali ed al Governo italiano una rapida ripresa del confronto su quanto previsto dal Protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo del territorio di Terni-Narni, siglato il 4 agosto 2005 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ritenendo indispensabile, per la realizzazione dei volumi previsti per Terni, il completamento di quanto previsto e ancora non attuato dallo stesso Patto di Territorio che se, ancora derogato, potrebbe da subito rendere inefficiente il progetto industriale previsto per il Gruppo TK AST con pericolose ricadute sia per l’occupazione sia per l’intero territorio. Il Consiglio Generale della FIM CISL di Terni ritiene che nella urgente ripresa del confronto con i firmatari del Patto di Territorio si tenga conto che, nonostante le misure adottate dal Governo e dal Parlamento che hanno già comportato una riduzione del costo dell’energia elettrica, altrimenti insostenibile per le aziende “energivore” come TK AST, rimane ancora oggi aperto il discorso energetico previsto dal Patto di Territorio del 2005, che se non risolto potrebbe pregiudicare il progetto OUTOKUMPU previsto per Terni. Come FIM CISL di TERNI riteniamo che il progetto di riassetto del settore inox di OUTOKUMPU e INOXUM non debba in alcun modo mettere in discussione il valore del sito di Terni e delle sue produzioni, perché eventuali perdite produttive e occupazionali non potrebbero né essere accettate, né gestite in un territorio che dimostra ormai pericolosi segnali di recessione.