Il Congresso internazionale «Matilde di Canossa e il suo tempo», che si svolgerà in quattro luoghi canossani dal 20 al 24 ottobre prossimi, è il ventunesimo fra quelli organizzati dalla prestigiosa Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo (in affiancamento alle“Settimane” che si tengono ogni anno a Spoleto). L’occasione è il novecentesimo anniversario della morte di Matilde, una delle più famose e potenti fra le donne del medioevo, con un appuntamento scientifico di alto livello reso possibile dalla collaborazione del Consorzio Oltrepò Mantovano, del Sistema Po-Matilde, del Comune di Mantova e del Comune di Quattro Castella.
Una commissione scientifica composta da membri del Consiglio scientifico del CISAM e da docenti delle Università di Bologna e Verona ha elaborato un programma di cinque giorni che intende mettere a fuoco i più recenti progressi di ricerca sulla personalità di Matilde e sui caratteri del settantennio(1046-1115) in cui la sua vita e la sua intraprendenza segnarono profondamente gran parte dell’Italia centro-settentrionale: un lungo periodo che fu cruciale per l’inserimento del Regno italico nelle strutture dell’Impero, per lo sviluppo della riforma che fece di Roma il centro
della Chiesa, per i primi passi delle istituzioni comunali.
Venti relazioni sono state affidate ai maggiori esperti del tema. Inoltre, dopo un vaglio particolarmente selettivo, sono state accolte 12 comunicazioni di studiosi, prevalentemente giovani,scelti fra i più promettenti o fra i più competenti di storia regionale. Risultano così rappresentati molti atenei o centri di ricerca italiani, ma anche sedi come quelle di Bonn, Göttingen, New York e Rennes.
Oltre alla personalità della contessa – valutata in aspetti non già approfonditi nei numerosi studi a lei dedicati in passato – uno spazio particolare avrà la considerazione del “potere al femminile” che ha acquistato negli ultimi anni uno spazio particolare nella ricerca medievistica.Parti del congresso saranno dedicate alle istituzioni laiche ed ecclesiastiche dei suoi anni, al territorio, alle espressioni artistiche e alle tracce archeologiche: temi ricchi di profonde innovazioni,come i caratteri di fonti e scritture, la vita quotidiana, la cultura materiale (dai castelli ai libri).
La pluralità delle sedi in cui si terranno le diverse sessioni del Congresso agevolerà un programma di visite a luoghi e monumenti delle terre canossane: la Pieve di Coriano, la chiesa romanica di Barbassolo, la Conca di Governolo, Bagnolo San Vito, il palazzo ducale di Revere, la pieve di S. Lorenzo di Pegognaga, archivi, biblioteche e vari monumenti di Mantova, i resti del castello di Canossa, l’abbazia di S. Apollonio, il castello di Bianello: tappe che aumenteranno le conoscenze specifiche degli studiosi e favoriranno il dialogo fra la ricerca professionale e le culture locali.
Gli atti saranno pubblicati nella collana «Atti dei Congressi» del CISAM, presente nelle principali biblioteche del mondo.