“Per protestare contro il grave strappo istituzionale che si è consumato ieri per mano della maggioranza, con l'elezione farsa dei componenti dell' Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ho rassegnato le mie dimissioni dalla carica di vice presidente della Commissione consiliare d'inchiesta su infiltrazioni mafiose in Umbria della quale sono stato il primo promotore e firmatario”. È quanto fa sapere, attraverso una nota, il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni. “La maggioranza – rimarca l'esponente del Carroccio -, che avrebbe dovuto chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio, indagato, di un ufficio azzerato da arresti e dimissioni, ha dimostrato, invece, con l'atto di arroganza perpetrato in Aula, di non avere a cuore l'immagine ed il funzionamento democratico delle istituzioni, ma solamente la loro occupazione. Un comportamento, questo, che conferma la presenza di quella 'piovra rossa' i cui tentacoli emergono dalle inchieste giudiziarie”. “La mia scelta, sofferta e ponderata – osserva Cirignoni -, che non affosserà il lavoro della Commissione, della quale rimango comunque membro, vuol essere un segnale forte per coloro che continuano ad occupare cariche istituzionali importanti negli organi del Consiglio regionale e della Giunta pur essendo indagati per reati gravi quali concussione, peculato e abuso d'ufficio. Mi riferisco – spiega – al presidente del Consiglio regionale Brega, al consigliere Barberini e all'assessore Riommi i quali, dimostrando un totale disprezzo per le istituzioni, non si decidono a fare quel passo indietro necessario per ridare alla comunità regionale serenità e fiducia nelle istituzioni, per tutelare l'immagine del Consiglio e garantirne il regolare funzionamento”.