Dopo una campagna elettorale in cui tanto si è parlato di buchi (di bilancio) e di buche (sulle strade), ma anche di “buchi” che esponenti del centrodestra avrebbero promesso ai consiglieri di opposizione a Montefalco (terra della neo presidente Donatella Tesei) in caso di elezione, all’indomani del voto che ha spazzato via sinistra e pentastellati in Umbria è arrivata anche un po’ di… dolcezza.
Quella di Matteo Salvini, il trionfatore politico di questa elezione, che dopo aver scolpito a colpi di accetta pezzi di cioccolato, poi distribuiti alla folla adorante, manda ora “Bacioni Perugina” a Conte, Di Maio, Zingaretti e Speranza, immortalati nella foto del “Consiglio dei ministri della disperazione di Narni”. Del resto, la cioccolata è stata grande protagonista di questa campagna elettorale, con i leader nazionali (ad eccezione di Renzi) che non hanno resistito al richiamo del patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci.
La parola che va per la maggiore, tra gli elettori umbri del centrodestra, è “libera”. Il colore è il verde, anche insieme al bianco e al rosso. Quel tricolore con cui è stato colorato Palazzo Cesaroni con le luci dei proiettori, quando ormai il risultato delle urne era chiaro.
Il luogo è senz’altro la provincia di Lecce: così evocata che qualcuno ha voluto suggerire un gemellaggio alla neo presidente Tesei.
La religione è stato un altro dei temi di queste elezioni. Nel dubbio di chi abbia appoggiato la Curia (e soprattutto quale sia il pacchetto di voti che effettivamente controlla), gli studiosi universitari proveranno, nell’analisi dei flussi, a capire quanta parte nella vittoria di Donatella Tesei abbia avuto il Sacro Cuore di Maria. E se sia da considerare un voto di protesta o di riconciliazione.
Intanto, lunedì mattina sulla targa di Palazzo dei Priori è comparso un santino. Non di quelli elettorali, ormai inutili, ma un santino vero. Con l’immagine di Cristo e la scritta Resurrezione.