Domenica scorsa – nella sala conferenze della base scout “Il Giacinto” di Sterpete – si è tenuto un incontro tra gli scout dell’Umbria che nell’ottobre 1963 partirono come volontari a seguito del disastro del Vajont. All’evento hanno partecipato anche l’ex vescovo di Perugia – Monsignor Giuseppe Chiaretti – e alcuni scout di Treviso. A promuovere l’iniziativa, Enrico Biagioli – storico dello scoutismo e autore del libro “Origini e nascita dello Scautismo in Umbria – fu il più giovane a partire, aveva appena 16 anni. Insieme a lui partirono in treno – dalle diverse località della regione – altri ragazzi di età compresa tra i sedici ed i ventuno anni. Da Foligno: Giancarlo Balzarini, Gianfranco Ferretti, Cleto Riommi, Antonello Biagini, Agostino Lupo, Angelo Caponnetto, Roberto Cannella, Piero Alimenti; da Spoleto, Bernardino Ragni e Enrico Biagioli; da Assisi, Luciano Ferrini; da Perugia, Giancarlo Pecetti, Gino Formenti e Maurizio Rapaccini; da Terni, Maurizio Angelucci, Maurizio Betti, Nicola Cimadoro, Giuliano Amari e Domenico Cardile. In duecento confluirono nella zona del disastro da tutta Italia, e anche dal resto d’Europa. Quei diciannove giovanissimi umbri furono tra i più attivi e pronti a dare una mano svolgendo anche compiti delicati come il recupero delle salme nel fango.