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Cino Ricci all'inaugurazione Centro Velico Centro Italia di Città di Castello

È stato lo skipper Cino Ricci ad inaugurare il Centro Velico Centro Italia, fondato da Alessio Campriani, il velista tifernate diventato famoso per le sue imprese ai confini del mondo. Nella sala del consiglio comunale il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta ha ricordato la storia sportiva di Cino Ricci, sottolineando non solo “i tempi di Azzurra che all'inizio degli anni Ottanta tenne inchiodati alla televisione fino a notte fonda tutti noi e che ci fece scoprire uno sport avventuroso, dove l'uomo combatte con la natura da pari a pari. Grande divulgatore delle discipline acquatiche, è un onore averlo a Città di Castello, una terra senza mare ma che del mare sente il fascino, anche grazie alle avventure vissute negli ultimi anni da Alessio Campriani”.
“Mi limiterò a leggere che cosa Cino Ricci ha scritto accettando l'invito del comune e mio per questa giornata perchè in quella risposta traspariva tutto l'amore che Cino ha per il mare e per la vela. Oggi siamo qui inseguendo questa passione” ha detto Campriani ringraziando la platea che ha riempito la sala del consiglio comunale.
“I tifernati sono gente di terra legati al mare” ha sottolineato Andrea Lignani Marchesani, vicepresidente del Consiglio regionale dell'Umbria, facendo riferimento alle vittorie della canoa e alla tradizione canoistica che si è sviluppata sul Tevere. Con Alessio abbiamo avuto l'opportunità di vivere di riflesso le sue avventure e cogliere la magie del mare”. Portando gli auguri della Federazione Italiana Vela il consigliere regionale Massimo Sediacci ha ricordato come “Cino Ricci avesse assistito l'equipaggio dell'Umbria con la barca Trasimeno che negli anni Novanta partecipava da neofita, per la prima volta, al Giro d'Italia in barca a vela”. Prima di passare la parola a Cino Ricci, il vescovo mons. Domenico Cancian si è rivolto alla platea con una benedizione su misura di navigatore, ricordando che il viaggio della vita con i suoi imprevisti, le sue forze maggiori è molto simile alla vela”.
“La vela non è uno sport è una palestra di vita perchè ti insegna a chiedere il perché. Se non ti fai domande e non osservi, non potrai mai domare il mare ed entrare in sim-biosi con lui” ha detto Cino Ricci per il quale “sono molti i paesi di terra che amano il mare e come Città di Castello familiarizzano con il lago il fiume per poi allargare l'oriz-zonte. Sono molto contento che il Circolo si rivolgerà ai giovani perchè insegna a fare i conti con i propri limiti e impara l'adattamento contando sulle forze di ciascuno senza additivi o protezioni esterne. Soprattutto imparano a conoscere il vento, l'imprevisto che sovrasta e che non puoi vincere ma devi governare: e spesso la strada più corta non è la migliore. Infine vela è avventura: e il pericolo è una parte della passione che nasce dal mare”.
Infine, illustrando i progetti estivi e il sito, www.circolovelicocentroitalia.it, Campriani ha ricordato il progetto di Velaterapia, diretto ai disabili, i corsi e le crociere e le minicrocie-re per ragazzi e adulti, che si svolgeranno fin dalla prossima estate sia a Montedoglio che in giro per l’Italia. La giornata di Cino Ricci è proseguita con un giro al centro stori-co tifernate e alla sede del Circolo presso la Uisp sotto il Loggiato Gildoni.