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Cinghiali: selezione in 2/3 dell’Umbria, ma “la nuova forma di caccia” divide

Caccia di selezione al cinghiale al via anche nel territorio dell’Atc 1. Martedì 15 giugnola Regione ha approvato la determina dirigenziale con cui si approva il piano di abbattimento predisposto dall’Atc. Un piano che sembra sia stato venerdì 11, troppo a ridosso per poter essere approvato in occasione dell’apertura della caccia di selezione di domenica scorsa, in cui si è potuto sparare al cinghiale solo nell’Atc2. Un ritardo che aveva portato il consigliere regionale Valerio Mancini a chiedere nuovamente l’azzeramento dei vertici degli Atc1 e 3. Ma suscitando anche le critiche degli avversari politici.

Non è stato invece presentato il piano di abbattimento nell’Atc3, dove si preannuncia sul bilancio la stessa bufera che si è avuta nell’Atc1, dove le associazioni venatorie (tutte tranne Arcicaccia) hanno fatto mancare il numero legale sul rendiconto per protestare contro l’ipotesi di aumentare le quote dei cacciatori per pagare gli aumentati danni all’agricoltura provocati dai cinghiali.

Aumento che per i cinghiali sembra scongiurato, ma che nel Ternano si ripropone per l’aumento della selezione del capriolo.

Seleziona anche al cinghiale in due terzi dell’Umbria, dunque. Per una nuova “forma di caccia” che non piace a molti e che sta dividendo gli stessi cacciatori, al di là delle posizioni ufficiali delle associazioni venatorie.


Trappole cinghiali,
le nuove regole