Subito l’approvazione del nuovo regolamento della caccia di selezione, che include anche i cinghiali. E poi un confronto con Atc, cacciatori e agricoltori per le ulteriori azioni per contenere la proliferazione di cinghiali in Umbria. Situazione peggiorata con le limitazioni alla caccia per l’emergenza Covid.
Questa la road map annunciata dall’assessore regionale Roberto Morroni per risolvere il problema dei cinghiali. “Convocherò un tavolo – annuncia – con i rappresentanti delle associazioni agricole e venatorie e degli Ambiti territoriali di caccia. Un confronto fondamentale, immediatamente successivo all’approvazione definitiva del Regolamento sulla caccia di selezione che, per la prima volta, include anche questa specie. In quella sede definiremo insieme ulteriori azioni per rafforzare gli interventi di controllo e di gestione necessari a evitare danni alle colture e rischi per la salute e l’incolumità pubblica”.
“Condivido le preoccupazioni – afferma Morroni – sollevate con forza dalle associazioni agricole in questi giorni, riguardo alle crescenti criticità causate dalla presenza massiccia degli ungulati, in particolare dei cinghiali. Un tema che ho sempre considerato prioritario, fin dal mio insediamento in Assessorato, assumendo da subito provvedimenti urgenti a contrasto del fenomeno, in discontinuità con le politiche regionali precedenti. Quest’ultimo provvedimento, con l’inserimento della specie nel regolamento della caccia di selezione agli ungulati – sottolinea l’assessore – contribuirà in maniera fattiva al controllo della diffusione dei cinghiali”.
L’assessore non fa riferimento alle perplessità manifestate dalle associazioni venatorie anche in occasione dell’audizione in III Commissione. Il nuovo regolamento della caccia di selezione va approvato. Poi, ci saranno i passaggi per ulteriori misure da concordare.
“Se la pandemia ha indubbiamente agito a sfavore delle misure messe in campo fino ad oggi in Umbria – conclude Morroni – resta più che mai ferma la volontà politica di dare una valida e risolutiva risposta al problema della fauna selvatica”.