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Cinghiali, la svolta: l’agricoltore con licenza può sparare, mantenendo il risarcimento | Cia: bene, ora cambiamo la legge sulla caccia

Svolta della Regione sull’emergenza cinghiali. In caso di presenza di cinghiali sul proprio terreno, l’agricoltore dovrà rivolgersi all’Atc (Ambito territoriale di caccia) competente, il quale avrà non più 48 ore, ma solo 4, per poter intervenire; trascorso questo tempo l’agricoltore è autorizzato ad agire direttamente, se munito di licenza di caccia, mantenendo ugualmente il diritto all’indennizzo dei danni causati.


Emergenza cinghiali, spostare di un mese la stagione di caccia


Questa la decisione comunicata oggi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, dopo la riunione della Consulta Faunistico venatoria. In quella sede, infatti, l’assessore aveva prospettato alle associazioni degli agricoltori maggiori possibilità di azione per gli agricoltori – cacciatori, in cambio di una rinuncia agli indennizzi per i danni subiti. Ma Morroni ha poi cambiato quest’ultima parte dell'”offerta”, lasciando l’indennità agli agricoltori se questi devono intervenire per in caso di inattività dell’Atc competente.

La Cia dell’Umbria parla di una battaglia vinta e rivendica la proposta accolta dall’assessore. “Ringraziamo l’assessore Morroni – dichiara il presidente Cia-Agricoltori Italiani Umbria, Matteo Bartoliniper aver preso in considerazione una delle nostre proposte su un problema che da anni denunciamo con forza: la necessità di rivedere il piano faunistico venatorio. Giudichiamo più che ragionevole la decisione di ridurre i tempi di attesa, dando la possibilità all’agricoltore di intervenire prontamente tutelando il suo lavoro e il suo reddito, salvaguardando al contempo la possibilità di richiedere l’indennizzo quando necessario. In Italia, ad oggi, assistiamo al paradosso secondo cui per legittima difesa un cittadino che sorprende un malintenzionato nella proprietà privata può sparare, ma lo stesso diritto non sembra essere riconosciuto con la stessa facilità per l’agricoltore che subisce danno economico dall’animale che distrugge il raccolto”.


Entro aprile il nuovo Piano di gestione del cinghiale


La Cia ritiene tuttavia che questo provvedimento sia solo un tassello nella grande proposta di modifica della Legge sulla Caccia 157/92 che chiede da anni. “Confidiamo, pertanto – prosegue l’associazione degli agricoltori – nei successivi incontri con l’assessore Morroni per valutare nel dettaglio il documento del nuovo Piano di gestione cinghiali che verrà presentato entro aprile, come annunciato“.


Caccia al cinghiale da novembre, dibattito aperto fra i cacciatori


Tra le misure allo studio della Regione Umbria c’è anche quello di posticipare di un mese (cioè dal primo novembre) la caccia al cinghiale, come avviene in altre regioni del centro Italia. Una proposta molto dibattuta in questi giorni tra i cacciatori di cinghiali e non solo.