Il Comitato per la Difesa dei Diritti dei Cacciatori Singoli di Cinghiale Umbri esprime forti perplessità in merito alla proposta di modifica del regolamento regionale sulla caccia al cinghiale 34/99 presentata da Federcaccia.
“Sulla base di numerosi contatti intercorsi con cacciatori e rappresentanti di diverse forme venatorie – scrive il Comitato – riteniamo che tale proposta rischi di alterare un equilibrio costruito nel tempo, che ha consentito una convivenza rispettosa tra le diverse modalità di caccia, ottenendo risultati concreti sia nel contenimento della specie che nella gestione del territorio. L’attuale regolamento, frutto di anni di applicazione, ha infatti garantito un modello efficace, senza favorire una singola modalità di caccia e assicurando la cooperazione tra selecontrollori, cacciatori singoli e squadre organizzate. Intervenire in modo unilaterale su tale equilibrio, secondo quanto oggi prospettato – lamentano – potrebbe
generare disparità e tensioni tra le diverse componenti del mondo venatorio”.
Il Comitato per la Difesa dei Diritti dei Cacciatori Singoli di Cinghiale Umbri evidenzia che la proposta in questione non è mai stata condivisa né elaborata con il Comitato stesso, “realtà nata proprio per dar voce a una parte significativa di cacciatori che operano in forma individuale e nel pieno rispetto della normativa”.
Il Comitato informa di aver ricevuto negli ultimi giorni numerose richieste da parte di cacciatori appartenenti a varie forme venatorie, “interessati a conoscere quali associazioni si siano espresse in disaccordo con la proposta, in vista della scelta per il tesseramento della nuova stagione venatoria 2025/2026. Riteniamo che questo rappresenti un chiaro segnale di disagio e richiesta di maggiore rappresentanza da parte della base venatoria”.
“Il nostro Comitato – si legge a conclusione della nota – ribadisce la volontà di collaborare in modo costruttivo con tutte le istituzioni e le realtà associative, nell’interesse di una gestione equilibrata, partecipata e rispettosa di tute le pratiche di caccia”.