Danni provocati dai cinghiali in Umbria, il presidente della Commissione agricoltura alla Camera, Filippo Gallinella, chiama in causa la Regione e l’assessore Cecchini e si propone come mediatore per un tavolo con le associazioni degli agricoltori, quelle venatorie e quelle ambentaliste, insieme alla Regione.
“La condizione legata alla crescente presenza di fauna selvatica nel territorio nazionale è divenuta insostenibile e ciò incide negativamente, oltre che sull’attività agricola e sull’ambiente, anche sulla sicurezza dei cittadini poiché, come accaduto recentemente, si sono verificati incidenti anche mortali. Intervenire sulla problematica riguardante la fauna in eccesso, e in particolar modo sul cinghiale, è necessario e non più procrastinabile”, afferma Filippo Gallinella. Che aggiunge: “Ricordo che la gestione della fauna selvatica è, per legge, di competenza delle Regioni e per questo ho sollecitato più volte l’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini ad intervenire per arginare questo fenomeno ormai fuori controllo. In qualità di presidente della commissione Agricoltura, mi rendo disponibile ad un’intermediazione affinché si provveda quanto prima alla creazione di un tavolo che coinvolga, oltre all’Ente chiamato in causa, tutte le associazioni agricole, quelle venatorie e quelle ambientaliste per accordarsi su risoluzioni efficaci da intraprendere, prendendo anche come riferimento l’eventuale revisione della Legge 157/1992 riguardante le ‘Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio’ affinché non si verifichino ulteriori situazioni che mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini”.
Ma sul web sono numerose le critiche, da parte degli ambientalisti e di simpatizzanti del Movimento 5 stelle che ritengono che la vocazione “ambientalista” del Movimento stesso venga tradita da una visione che metta sullo stesso piano le associazioni venatorie con quelle ambientaliste. Altri ancora ritengono che il contenimento degli animali non possa essere fatto attraverso gli abbattimenti. E c’è chi, infine, pensa che i danni ed i pericoli legati ai cinghiali, almeno in Umbria, non siano poi così tanti.