L’intervento dei cacciatori della task force dell’Atc1 che hanno abbattuto il cinghiale di circa 130 kg che aveva aggredito una persona a Valfabbrica nel suo giardino di casa, mandandola in ospedale, ha fatto superare l’allerta che aveva portato il sindaco Bacoccoli ad emanare un’ordinanza per la zona tra i vocaboli Fornace e Meleta.
“Ringraziamo i cacciatori della task force dell’Atc1 che, coadiuvati dalle forze dell’ordine e dal Comune di Valfabbrica, la scorsa notte hanno abbattuto il grosso cinghiale che nei giorni scorsi ha aggredito e gravemente ferito una persona nei pressi della sua abitazione” ha commentato, dopo aver appreso la notizia, il consigliere regionale della Lega Manuela Puletti. Un’azione, quella della squadra dell’Atc1, che è stata coordinata dal Comando di polizia locale, in accordo con forze dell’ordine e Regione.
“Questa operazione – commenta Puletti – conferma ancora una volta l’importanza dei cacciatori come bioregolatori e, nello specifico, per la tutela della pubblica incolumità di fronte ai rischi rappresentati dall’eccessiva presenza dei cinghiali”.
In quella zona, nell’ultimo anno, sono stati abbattuti in operazioni di contenimento o di urgenza circa 200 cinghiali. Con continue richieste di intervento da parte degli agricoltori e dei residenti.
Quello del contenimento degli animali selvatici (in particolare dei cinghiali con il Piano anti Psa) e della sicurezza è stato anche uno dei temi (insieme alle questioni cervo, filiera delle carni e appostamenti) dibattuti dai presidenti delle associazioni venatorie umbre, che si sono riuniti martedì.