Il gruppo consigliare “Nuova Provincia Terni” ha presentato un’interrogazione, a firma Longaroni, Valli e Conti, sui danni dei cinghiali alle colture agricole e sugli organici della Polizia provinciale. “In data 11 ottobre 2023 – si legge nell’atto – è arrivato al protocollo della Provincia di Terni un appello/petizione di proprietari di fondi agricoli e titolari di Aziende agricole di vari Comuni indirizzato al Presidente della Provincia di Terni avente ad oggetto: Incremento degli agenti della Polizia provinciale di Terni per il coordinamento di un maggior numero di interventi di abbattimento di cinghiali”. In tale appello/petizione i sottoscrittori evidenziano ancora una volta la necessità di tempestivi ed efficienti interventi di contenimento dei cinghiali che da anni ormai, soprattutto nella stagione estiva, devastano coltivazioni e produzioni agricole causando ingenti danni che poi non vengono mai adeguatamente indennizzati.
Preso atto che a seguito della modifica dell’art. 19 della legge 157/1992 che riguarda il controllo della fauna selvatica, la Regione Umbria con Dgr 141 del 15/2/2023 ha riconosciuto di nuovo le competenze della Polizia Provinciale stabilendo che gli interventi di contenimento dei cinghiali vengano coordinati dagli agenti della polizia provinciale. “Con le modifiche di recente apportate – si legge nell’interrogazione – sono stati prima di tutto inseriti i cacciatori (che abbiano fatto uno specifico corso di formazione) tra i soggetti esecutori dei piani di abbattimento o cattura ed è stato poi confermato il ruolo esclusivo della polizia provinciale quale autorità deputata al coordinamento dei piani di abbattimento o cattura. Evidenziato che la riforma delle Province non ha consentito di mantenere un congruo organico adeguato alle esigenze della nostra Polizia Provinciale, infatti il numero degli operatori attualmente ammonta a 5 unità. Pertanto la Polizia Provinciale non è allo stato strutturata per svolgere la grande attività necessaria per affrontare l’emergenza cinghiali nell’ordine di centinaia di interventi settimanali da coordinare”. Considerato che nell’appello/petizione i proprietari di fondi agricoli e i titolari di Aziende agricole richiedono di poter procedere ad un aumento del personale della Polizia provinciale di Terni in modo che la stessa possa tornare a svolgere quel ruolo fondamentale di organo di vigilanza e controllo specializzato, come accadeva in passato e che, soprattutto attraverso gli uffici di Amelia e di Orvieto, permetteva di dare le giuste risposte alle necessità dei cittadini e degli agricoltori.
La problematica è stata già oggetto di un’interrogazione da parte del gruppo consiliare di minoranza “Nuova Provincia Terni” presentata nel mese di febbraio 2023, ma ad oggi non risultano ancora espletate le procedure di assunzione per giungere in tempi brevi ad un rafforzamento dell’organico della Polizia provinciale”. I consiglieri chiedono quindi di sapere “se durante l’anno 2023 sono arrivati al protocollo della Provincia altri appelli/petizioni sottoscritti da proprietari di fondi agricoli e titolari di Aziende agricole con il quale richiedono il potenziamento dell’organico della Polizia provinciale di Terni e quale risposta è stata loro data. Quale organizzazione si intende dare alla Polizia Provinciale per consentirle di effettuare al meglio i propri compiti su tutto il territorio provinciale dando le dovute risposte ai cittadini/agricoltori nell’ambito Ternano, Amerino e Orvietano. Con quali procedure di assunzione si intende adeguare – nel breve e nel medio periodo – l’organico della Polizia Provinciale alle nuove esigenze rappresentate”.