Un progetto che parte dalla Toscana, ma che progressivamente dovrebbe coinvolgere tutte le regioni italiane, in particolare quelle con più problemi nella gestione del cinghiale.
A questo scopo, Federcaccia Toscana – UCT e Federcaccia Emilia-Romagna, con la collaborazione di Federcaccia nazionale, hanno organizzato una giornata di studio dedicata alla “Gestione del cinghiale – Attività complessa ma possibile”, che si terrà il 27 maggio a partire dalle ore 9:30 presso Villa Viviani, Via G. D’Annunzio 218 a Firenze.
L’incontro sarà diviso in due sezioni: la prima dedicata alle relazioni di studio; la seconda, si svilupperà in una tavola rotonda, che vedrà confrontarsi i rappresentanti delle parti coinvolte nel mettere in pratica sul territorio le migliori strategie gestionali per affrontare la questione.
Un confronto che parte dalla valutazione che il cinghiale, da elusivo abitante della macchia in zone abbastanza delimitate del Paese, si è evoluto negli anni fino a divenire un selvatico onnipresente e in costante aumento, con tutto ciò che ne consegue in termini di danni alle colture agricole, al patrimonio boschivo e faunistico, di sicurezza stradale e sanitaria.
Per affrontare in modo concreto e risolutivo la questione, secondo i promotori dell’iniziativa, si rende necessario rafforzare e rendere ancora più efficiente la sinergia fra gli interventi mirati di prelievo e il rafforzamento degli aspetti gestionali con un approccio di respiro nazionale.
Dopo i saluti del presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi i lavori si apriranno con la relazione di Marco Salvadori, presidente Federcaccia Toscana-UCT “Esperienze per un equilibrato rapporto tra gestione e tradizione venatoria” per proseguire poi con quelle di Tiziano Pizzasegola, Coordinatore Atc Emilia-Romagna “Esperienze di gestione in Emilia-Romagna”; Marco Apollonio, Università di Sassari “L’esperienza toscana nella gestione del cinghiale”; Andrea Campanile, presidente Federcaccia Liguria, “Nuovo piano straordinario nazionale per il contenimento della PSA”; Alberto Maria Bruni, Coordinatore ufficio legale Federcaccia “Legge 157/92: applicazione e proposte di miglioramento al Piano di controllo faunistico”; Paolo Pini, presidente Federcaccia Emilia-Romagna “Quale coinvolgimento del mondo venatorio?”.
La tavola rotonda, moderata dal giornalista venatorio Matteo Brogi, vedrà invece confrontarsi il sen. Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario ministero dell’Agricoltura; Stefania Saccardi, vicepresidente Giunta Regione Toscana; Alessio Mammi, assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna; Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana; Luca Brondelli, Giunta esecutiva Confagricoltura; Gabriele Carenini, presidente CIA del Piemonte – responsabile Fauna Selvatica CIA Nazionale; Luca Santini, presidente Federparchi; Massimo Buconi, presidente nazionale Federcaccia.