La tempestività con cui i due assessori regionali Morroni e Melasecche hanno promesso di intervenire sul proliferare dei cinghiali, dopo i casi di disagi segnalati nel Trasimeno e a Spello, gli ultimi di una lunga serie, viene giudicata positivamente dalla Coldiretti Umbria, che ha più volte posto il problema della necessità di porre un rimedio al proliferare degli animali selvatici, che stanno danneggiando le imprese agricole, costituendo anche un pericolo per la sicurezza lungo le strade.
“Occorre gestire il fenomeno – afferma Coldiretti – per controllarlo e mettere in sicurezza le attività degli agricoltori che rischiano di lasciare i terreni incolti e di abbandonare il territorio, soprattutto nelle zone interne, e con esso quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico“.
“Una problematica comunque – ribadisce Coldiretti – che riguarda ormai tutta la collettività, come dimostrano anche i numerosi incidenti stradali, con la presenza dei cinghiali che si spinge, come si evince dai fatti degli ultimi giorni, sempre più spesso fin dentro le città e sulle vie di comunicazione“.
Si tratta “di una piaga” contro la quale Coldiretti Umbria si batte da anni e che di recente l’ha portata a partecipare anche alla manifestazione in piazza Montecitorio a Roma, promossa per sensibilizzare l’opinione pubblica, evidenziando i danni provocati sulle strade e nelle campagne.
Occorre innanzitutto, secondo Coldiretti, semplificare la normativa attuale in materia, per potenziare gli interventi per un contenimento efficace del numero dei cinghiali, con un impatto positivo sull’ambiente.