E’ finito in ospedale con 35 giorni di prognosi e la prima falange di un dito staccata. Altre lesioni tra cui due costole fratturate. E’ stato dimesso ma per molti giorni dovrà recarsi quotidianamente in ospedale per le medicazioni e presto dovrà subire un intervento per la ricostruzione della punta del dito che il cinghiale gli ha tranciato di netto con un morso. E’ accaduto sabato pomeriggio ad un giovane di Colle San Paolo (Tavernelle, Panicale) aggredito da un maschio di oltre 100 chili mentre a fucile scarico recuperava i suoi cani a fine battuta. E’ in quel territorio la terza aggressione da cinghiale che si verifica in pochi giorni. La prima era toccata ad una signora del posto che passeggiava con un’amica. Dalla cronaca lo spunto per approfondire il tema sulla questione “cinghiali”.
Ma i danni da cinghiale, chi li paga? Per un anno la Regione in via sperimentale ha gestito direttamente le pratiche di risarcimento danni causati da fauna selvatica in incidenti stradali. Si trattava di un fondo aperto in via sperimentale nel 2015. Da settembre del 2016 non esiste più.
L’esperimento fallito
In quell’anno la Regione ha speso un milione di euro. Si trattava di un tentativo nel quale la Regione Umbria ha gestito direttamente le pratiche di risarcimento (quelle di minore entità) dei danni causati dalla fauna selvatica in incidenti stradali, lasciando a carico della polizza assicuratrice solo i danni superiori ai 20 mila euro. Qui potete leggere le motivazioni, che spinsero alla sperimentazione, dell’assessore regionale all’agricoltura Fernanada Cecchini: “Il progressivo incremento delle spese sostenute dalla Regione Umbria per far fronte a questo tipo di sinistri – era stato detto– ha imposto l’adozione di azioni rivolte sia al contenimento dei costi, che alla prevenzione e diminuzione dei danni causati a terzi da animali selvatici. Danni di cui sono responsabili le Regioni, nonostante la fauna sia patrimonio indisponibile dello Stato”. Ma evidentemente il vantaggio non c’è stato. Ecco i dati dei costi dal 2012 al oggi nell’articolo precedente. (Cinghiali “abbiamo un problema”). Ma nel 2015 la Regione ha speso un milione di euro e 520mila euro nei primi 9 mesi del 2016, così ha deciso che la sperimentazione era fallita.
Chi paga ora?
Con la revoca delle delibera sulla sperimentazione chi rimane coinvolto in un incidente provocato dall’attraversamento-scontro con fauna selvatica potranno vedersi riconoscere il danno e il risarcimento andando per le legali. Insomma, facendo causa. Solo in caso di vittoria e del riconoscimento del danno arriva il risarcimento da parte della Regione.