Periodi differenziati per il cinghiale e il nodo della preapertura "lampo" con l'app, chieste anche nuove deroghe
Cinghiale, preapertura e giornate per la migratoria. Sono i tre punti su cui le associazioni venatorie umbre hanno trovato l’accordo per proporre modifiche al Calendario venatorio umbro sottoposto loro dalla Regione dopo l’ultima Consulta faunistica venatoria. Proposte inviate con una lettera che porta le firme dei presidenti di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Anuu, Cpa. Non ha voluto condividere il documento l’Arci Caccia, cosa che fa venire meno quell’unanimità che l’assessore Morroni aveva posto come condizione affinché le proposte fossero prese in considerazione dagli uffici.
E’ anche vero, d’altra parte, che le proposte vanno nella direzione già indicata dai consiglieri regionali della Lega Puletti, Mancini e Castellari, che chiedono “maggiore coraggio” all’assessore. E quindi le proposte saranno dibattute anche dalla politica, oltre che sul piano meramente tecnico.
Le proposte dei cacciatori: la preapertura
La preapertura del 1° settembre si farà ancora con l’app per il conteggio delle tortore secondo il nuovo carniere. Il rischio è però che ancora una volta la giornata di caccia si limiti a due ore scarse, prima dello stop. I cacciatori chiedono allora che si possa sparare ai corvidi e alla gazza per tutto il giorno.
Migratoria
Si chiede inoltre di cambiare, dal 2 ottobre al 30 novembre, il tempo del periodo di applicazione dei 5 giorni settimanali per la migratoria.
Cinghiale, apertura differenziata
Dopo un ampio confronto, si è concordato di proporre il ritorno al periodo differenziato tra le province di Perugia e Terni perla caccia al cinghiale, al posto dalla data unica di avvio al 17 ottobre (che tra l’altro è un giovedì, cosa che sin da subito ha scontentato tutti).
La proposta delle sei associazioni venatorie è di praticare la caccia al cinghiale nella provincia di Perugia dal 6 ottobre al 5 gennaio e in quella di Terni dal 27 ottobre al 26 gennaio.
Le deroghe
Le associazioni venatorie, inoltre, stanno discutendo sulle specie per le quali chiedere le ulteriori deroghe. L’ipotesi è quella di chiedere alla Regione Umbria di presentare all’Ispra entro aprile le modiche quantità (sulla base della sentenza del Consiglio di Stato al ricorso presentato dalla Regione Liguria) per il prelievo delle specie storno, fringuello e peppola.
E deroghe per il contenimento di piccione torraiolo e tortora dal collare.
Addestramento
Nella lettera le associazioni venatorie hanno manifestato apprezzamento per un periodo di mantenimento per l’addestramento ritenuto consono.