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Cinema/Festival Popoli e Religioni Terni, vince “I figli del prete” di Vinko Breslan

È il croato The priest’s children il vincitore della nona edizione del festival Popoli e Religioni. La giuria del festival, composta da Martine Brochard, Claudio Gabriele e Moreno Cerquetelli ha incoronato il film di Vinko Breslan (candidato anche all’Efa – l’Oscar europeo – per la miglior commedia) nel corso della giornata finale della kermesse organizzata dall’Istituto di studi teologici e storico-sociali di Terni e diretta da Oreste Crisostomi, domenica pomeriggio al cinema Cityplex Politeama.

Il film – una tragicommedia caratterizzata da una regia fantasiosa e bizzarra – racconta la storia di un parroco che per ripopolare un’isola croata in crollo di nascite, decide di bucare tutti i preservativi in commercio e di sostituire le pillole anticoncezionali con vitamine, grazie alla complicità di un farmacista nazionalista che teme l’invasione di immigrati.

Il premio per il migliore documentario è andato invece a Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, con cui il fondatore dell’Orchestra di Piazza Vittorio è tornato quattordici anni dopo a Napoli per intervistare i tre giovani protagonisti di un reportage girato nel 1999 per la Rai e vedere cosa ne è stato dei loro sogni.

La svizzera Corina Zund è stata invece premiata nella sezione migliore cortometraggio con Giù e su, dedicato ai viaggi dei treni notturni che collegavano la Svizzera e l’Italia, soppressi nel 2009.

Il premio giovani – istituito quest’anno – è andato invece a Il palloncino del ventiduenne Giovanni Grandoni, ambientato alla stazione Termini di Roma, che vede protagonista una bambina che insegue il palloncino fuggito

La giornata di domenica ha visto anche la consegna dell’Angelo alla carriera al regista polacco Ryszard Bugajski da parte di Giovanni Pampiglione. Sabato il riconoscimento era stato consegnato invece a Renato Scarpa, che aveva anche presentato il cortometraggio Il maestro, debutto alla regia di Maria Grazia Cucinotta, madrina del festival ternano.

A chiudere la serata anche la prima assoluta di Giro giro tondo, cortometraggio umoristico su Francesco d’Assisi diretto da Giacomo Moschetti e tratto dall’opera teatrale Il giullare di Assisi di Arnaldo Casali e l’emozionante L’anima attesa dedicato a don Tonino Bello e presentato dal protagonista Carlo Bruni a vent’anni dalla morte del vescovo di Molfetta e presidente dei Pax Christi e proprio all’indomani della chiusura della prima fase del processo di canonizzazione.

THE PRIEST’S CHILDREN

di Vinko Brešan (Croazia – 2013)
Il giovane Padre Fabijan arriva su un’isoletta croata, destinato ad una parrocchia il cui parroco ha ottenuto un ruolo più importante. Preoccupato dal calo di natalità nell’isola e nel resto del paese, pensa ad un piano per portare nuova vita in Croazia. Insieme al religioso negoziante Petar inizia a bucare tutti i preservativi disponibili, e a loro si unisce anche il farmacista Marin, impazzito dopo la guerra, che si occupa di tutti gli altri preservativi e inizia a sostituire vitamine alle pillole anticoncezionali. Presto, la notizia dell’aumento del numero delle nascite comincia ad attrarre dall’estero visitatori con problemi di concepimento.

Concorso documentari:
LE COSE BELLE
di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno (Italia 2013) Quattro vite a confronto nella Napoli del 1999 ed in quella paralizzata di oggi. La fatica di diventare adulti attraverso gli occhi di quattro ragazzi napoletani, quattro sguardi pieni di tristezza, ironia, ingenuità, fragilità, cinismo, paura e bellezza.

Concorso cortometraggi internazionali:
GIÙ E SU
di Corina Zund (Svizzera 2012)
C’è qualcosa di speciale in un treno che viaggia di notte, sia che lo si veda viaggiare sia che si stia viaggiando proprio su quel treno.La magia dei treni di notte che collegavano la Svizzera e l’Italia, soppressi nel 2009,raccontata dalle testimonianze di chi ci ha lavorato.

Concorso cortometraggi giovani:
IL PALLONCINO
di Giovanni Grandoni (Italia 2013)
Roma Termini. Una folata di vento porta via dalle mani di una bimba il suo palloncino. La piccola per ritrovarlo sarà costretta a scoprire le mille storie che la gigante stazione e la sua piazza portano con sé: mendicanti, turisti, pendolari, artisti di strada… sono solo una piccola parte degli impulsi vitali che Termini, ogni secondo, emana.