I ritardi nella realizzazione della “Ciclovia Pian d’Assino”, nel tracciato dell’ex ferrovia tra Umbertide e Fossato di Vico, sono finiti al centro del Consiglio comunale di Gubbio tramite un’interpellanza della Lega, a firma di Michele Carini e Sabina Venturi.
Gli esponenti dell’opposizione hanno ricordato che, secondo il cronoprogramma “il tratto in questione doveva essere pronto un anno fa” e hanno perciò chiesto “precisazioni in merito all’effettivo tragitto dell’opera che ad oggi, a seguito di un recente accesso agli atti, non risulta individuato. Tale situazione sta bloccando tutto l’iter di determinazione delle indennità di esproprio ai vari proprietari dei terreni interessati”.
I lavori per la realizzazione del percorso ciclopedonale erano iniziati nel 2020, grazie al contributo di 2 milioni di euro arrivati dalla Regione Umbria e di 1 milione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Il sindaco Stirati aveva dichiarato pubblicamente che i lavori della ciclovia Umbertide-Gubbio si sarebbero chiusi entro il 2021, ma ad oggi gli interventi sono ancora in corso.
“Il ritardo nel completamento dei lavori costituisce un danno per il territorio e può avere delle conseguenze importanti. Ricordiamo che il soggetto attuatore dell’opera è lo stesso Comune di Gubbio. Sollecitiamo dunque la giunta – ha aggiunto in aula Carini – a fornire nel più breve tempo possibile aggiornamenti in merito allo stato di avanzamento dei lavori: i cittadini meritano risposte certe e fatti concreti”.
A rispondere all’interpellanza è stato l’assessore Valerio Piergentili: “Gli atti autorizzativi sono in gran parte completati, il tracciato è presente e definito da Umbertide a Fossato di Vico. L’anno scorso abbiamo stanziato 90 mila euro a completamento e a risoluzione della frana di Corraduccio sul tratto finale verso Branca, funzionale alla realizzazione della pista ciclabile”.
Piergentili ha però fatto sapere che sono presenti “criticità su un tratto dove non è stato completato l’iter di esproprio, all’altezza del laghetto di Terradura, perchè sono sorti due problemi: quello della revisione prezzi, che ha comportato l’individuazione di ulteriori risorse e l’approvazione di due varianti progettuali, in attesa dell’approvazione da parte della Regione, e quello relativo all’alluvione del 15 settembre, che ha compromesso alcuni camminamenti, percorsi e un cantiere. Abbiamo infatti dovuto rivedere alcuni punti strategici, soprattutto quello dell’installazione delle fondamenta di alcuni viadotti (parte più complessa dove passano anche reti di energia e servizi)”.
“Dobbiamo verificare se mantenere lo stato progettuale o chiedere un ulteriore variante, che vorrebbe dire spostare di un paio di metri il tracciato – ha aggiunto l’assessore – Tre settimane fa c’è stato un sopralluogo della Regione Umbria per verificare l’andamento dei lavori e i riscontri da parte dei tecnici sono stati gratificanti e postivi. Spero e mi auguro che entro fine 2023 possiamo concludere questa opera strategica per il territorio.
“A noi risulta che sia in altissimo mare il tratto tra Umbertide e Mocaiana e praticamente al buio quello tra Mocaiana e Gubbio – ha detto Carini nella replica – Auspico un intervento deciso ma stante la situazione attuale dubito che la ciclovia entro la fine dell’anno sia completa…”