“L’Umbria era esclusa dal progetto nazionale sulla ciclovia: è stato portato avanti un grande lavoro, anche di diplomazia, e abbiamo presentato il progetto. Ora c’è stata anche l’assicurazione dal ministro Salvini che sarà finanziato il primo stralcio del tratto umbro per 20 milioni di euro. Colgo l’occasione per annunciare che la Soprintendenza ha dato il via libera per lo svincolo di Scopoli”. E’ quanto detto dall’assessore regionale Enrico Melasecche, a Foligno, nel corso della presentazione della realizzazione della ciclovia Monte Argentario-Civitanova Marche. L’assessore regionale ha ricordato l’importanza del turismo ciclistico – in vista del Giubileo del 2025 e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 – anche in relazione alla possibilità di collegamenti con la rete ferroviaria, tra Rfi e Fcu.
Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini ha sottolineato che “l’inserimento del territorio di Foligno nel grande progetto della ciclovia dei due mari conferma il ruolo strategico della città, nell’ambito delle infrastrutture, della mobilità sostenibile, della promozione territoriale e turistica, con un fondamentale ruolo di cerniera tra la Toscana e la Marche ed il Tirreno e l’Adriatico. Un progetto che consentirà di riqualificare percorsi che si sviluppano dal Parco Hoffman, quindi alle porte della città, passando per Scanzano, Vescia e Belfiore attraversando la Val Menotre sino agli altipiani di Colfiorito, avendo così a disposizione un collegamento ciclabile diretto dalla prima periferia sino alla montagna. Esprimo inoltre grande soddisfazione per il via libera da parte della Soprintendenza al progetto per la realizzazione dello svincolo di Scopoli, annunciato dall’assessore Melasecche, a dimostrazione che siamo ormai prossimi alla conclusione dell’iter burocratico progettuali e prossimo all’avvio dei cantieri di lavoro. Ringrazio per questo la Regione dell’Umbria e l’assessore Enrico Melasecche, che hanno sempre considerato lo svincolo di Scopoli una priorità, e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, con il quale ho avuto più volte occasione di affrontare direttamente l’argomento ricevendo piena attenzione e massima disponibilità”.
***La ciclovia intermodale Monte Argentario-Civitanova Marche collega il Mar Tirreno al Mar Adriatico per una lunghezza complessiva di 425 chilometri, di cui circa 200 chilometri in Umbria, dove ripercorre alcune parti delle ciclovie regionali, come quella del Tevere e la Spoleto-Assisi. A partire da ovest, il tratto umbro attraversa i territori di Città della Pieve, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Orvieto, Baschi, Todi, Monte Castello di Vibio, Fratta Todina, Marsciano, Collazzone, Deruta, Torgiano, Perugia, Bastia Umbra, Assisi, Cannara, Bevagna, Montefalco, Foligno.
L’infrastruttura ciclabile comprende tratti su viabilità esistente a bassa intensità di traffico o senza traffico, alternati a tratti di pista ciclabile in sede propria e si sviluppa prevalentemente sui fondovalle pianeggianti dei fiumi Paglia e Tevere, per proseguire da Ponte San Giovanni (nel territorio di Perugia) lungo la Valle Umbra fino a Foligno. Qui inizia la risalita dell’Appennino lungo l’asse della Strada statale 77 Val di Chienti, con pendenze solo per brevi tratti più marcate.
È un’infrastruttura dalla forte attrattiva turistica. Collega infatti quattro aree naturali protette regionali, quella di Selva di Meana (nel territorio di Allerona), il Parco del Tevere, il Parco del Monte Subasio e il Parco di Colfiorito, oltre a città d’arte e di cultura quali Orvieto, Todi, Deruta, Perugia, Torgiano, Assisi, Bevagna e Foligno.
In considerazione del rilevante interesse della Monte Argentario-Civitanova Marche, che fungerà da collegamento fra le altre due ciclovie nazionali Tirrenica e Adriatica e rafforzerà la connessione fra aree costiere a forte valenza turistica e le aree interne potenziandone l’offerta in ambito cicloturistico, la Regione Umbria aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con le Regioni Toscana e Marche finalizzato al completamento della ciclovia in cui l’Umbria è stata individuata come capofila, con la costituzione di un gruppo di coordinamento tecnico regionale che ha accompagnato le fasi successive.
Il progetto del tratto umbro, predisposto dal Servizio regionale Infrastrutture per la mobilità, Sezione Infrastrutture e servizi per la mobilità ecologica, inviato nei tempi prestabiliti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, al momento è l’unico finanziato per un importo di 20 milioni di euro, a copertura del primo stralcio. Un importante risultato: il finanziamento consentirà la messa in esercizio dell’intero tratto regionale, assicurando così la percorribilità in sicurezza della ciclovia.