Doppia inaugurazione, in pochi giorni, per la pista ciclopedonale che collega lungo il corso del fiume Tevere, le località ricomprese tra l’abitato di Villa Pitignano e Ponte San Giovanni. Martedì inaugurato il primo stralcio da Villa Pitignano-Ponte Valleceppi, mentre il 21 luglio è previsto il taglio del nastro a Ponte San Giovanni.
La cerimonia di martedì pomeriggio – a cui erano presenti il sindaco Andrea Romizi, l’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture ed ambiente Otello Numerini, l’assessore regionale Roberto Morroni, i dirigenti comunali Gabriele De Micheli e Vincenzo Tintori, il consigliere Gino Puletti e Michele Cesaro, il presidente di Fiab Paolo Festi – è stata anche l’occasione per fare il punto sulle politiche per la mobilità cosiddetta dolce a Perugia.
Nell’ambito della “Individuazione e approvazione dello schema di rete di mobilità ecologica d’interesse regionale di cui alla D.G.R 1558 del 16 dicembre 2016” il Comune di Perugia è risultato destinatario di un finanziamento pari a 2 milioni di euro, a valere sul “POR FESR 2014-2020 Azione 5.1.1. Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo” a carico in parte dell’Unione Europea (50%), in parte dello Stato (35%) ed in parte della Regione (15%).
Sulla scorta di ciò la Giunta comunale con atto del novembre 2017 ha approvato il progetto preliminare di riqualificazione della pista ciclabile che si snoda in prossimità delle sponde del Fiume Tevere, seguendone il percorso, relativamente al tratto “Villa Pitignano – Ponte San Giovanni”. L’intervento è stato suddiviso in tre lotti funzionali: il primo riguarda il tratto Villa Pitignano – Ponte Valleceppi”, il secondo il tratto Ponte Valleceppi – Ponte San Giovanni”, il terzo la realizzazione della passerella sul fiume Tevere”.
Dopo aver compiuto tutti i passaggi di legge, nel 2021 sono iniziati i lavori relativi al 1° e 2° lotto, oggi completati, mentre sono ancora in corso i lavori del 3° lotto.
Il percorso è parte integrante dell’itinerario ciclabile del Tevere che si sviluppa come una sorta di direttrice principale attraversando tutta la regione da nord a sud, prefiggendosi di creare una rete in ottemperanza alla normativa regionale organizzata con percorsi per la fruizione escursionistica e turistica.
Il progetto di riqualificazione nasce anche come esigenza di creare un collegamento con parti dell’abitato esistente ma anche con poli generatori di servizi come plessi scolastici e ricreativi. Il percorso ricalca in parte il preesistente tracciato pedonale migliorandone le caratteristiche e permettendo di superare alcune discontinuità presenti in precedenza.
Dato che la particolare vicinanza del percorso ciclabile al corso d’acqua ha determinato in passato, in occasione di eventi straordinari di piena, problemi di stabilità con conseguente interruzione della fruibilità anche per lunghi periodi, si è scelto di realizzare l’opera per lo più in sommità dell’argine allontanandosi così dall’alveo.
Il primo lotto funzionale (Villa Pitignano-Ponte Valleceppi) ha previsto la riqualificazione di tratti di sentiero esistente e la realizzazione di nuovi tratti, senza apportare modifiche morfologiche significative.
Ciò è avvenuto, intervenendo in due distinti ambiti: il primo, a ridosso dell’abitato di Villa Pitignano, nel tratto iniziale fino alla chiusa in via Laocoonte, in un percorso che costituiva tra l’altro un punto di discontinuità del tracciato esistente; il secondo, lungo il tratto d’argine che si sviluppa parallelamente a via Leonida Mastrodicasa presso l’abitato di Ponte Felcino, superando anche qui una discontinuità esistente.
Il percorso ciclo-pedonale presenta caratteristiche geometriche e prestazionali analoghe per entrambi gli ambiti: la lunghezza è, rispettivamente, di circa 360 e circa 630 metri lineari, con una larghezza della sezione di 2,5 metri oltre alle relative banchine e pavimentazione realizzata in terra stabilizzata drenante posizionata su idoneo sottofondo in mistogranulometrico.
Dal punto di vista tecnico gli interventi effettuati sono consistiti in: adeguamento della viabilità esistente ove possibile; sottofondo stradale nei tratti di variante al percorso verde pedonale esistente; sistemazione del piano viabile-bitumatura; opere di consolidamento scarpate; canalizzazione acque meteoriche; apposizione di segnaletica e cartellonistica.
“Si tratta di una infrastruttura – evidenzia Fiab Perugia Pedale APS – che, una volta completata, sarà di notevole importanza per i molteplici utilizzi in ambito pedonale e ciclabile; potrà essere utilizzata nel tempo libero ma anche per spostarsi tra i quartieri attraversati dai quasi 23 km di percorso – essendo anche spina dorsale per i futuri interventi previsti di rigenerazione urbana con nuovi tratti di adduzione dai centri di attrazione di quella porzione di territorio – nonché come infrastruttura per il cicloturismo, grazie allo spettacolare contesto ambientale e al fatto che insiste sulla ciclovia Bicitalia n. 5 Romea-Tiberina che collega Tarvisio a Roma”.
Fiab Perugia Pedala APS accoglie con favore la realizzazione, ma ne evidenzia anche limiti e problemi che potrebbero limitarne la fruizione. “Il lungo iter che ha portato a questo traguardo – viene ricordato – purtroppo è stato caratterizzato da pesanti ritardi (i fondi dell’Unione Europea erano disponibili dal 2017), che hanno avuto come corollario anche l’impennata dei costi di materie prime ed energia a causa dei quali non è nemmeno stato portato a compimento quanto preventivato. Ad oggi manca ancora l’elemento più importante di tutta la riqualificazione, ovvero la nuova passerella ciclopedonale sul Tevere all’altezza del Bosco Didattico che consentirà di dare totale continuità al percorso senza dover rientrare sulle trafficate strade del quartiere. Doveva essere il primo lotto a essere realizzato, sarà invece l’ultimo: si dice che sarà completato entro fine anno ma per raggiungere lo scopo si è reso necessario attingere ad
una nuova fonte di finanziamento regionale”.
“Manca inoltre – prosegue l’associazione – il tratto compreso tra via Stephenson e il Canile, la cui realizzazione rientra tra le opere di compensazione previste per l’ampliamento dell’area commerciale a
Collestrada concessa alla società Eurocommercial, e non possiamo non evidenziare la contraddizione: un’infrastruttura che promuove la mobilità sostenibile legata a doppio filo ad un’opera che aumenta il consumo di suolo. Sottolineiamo per l’ennesima volta come la progettazione e realizzazione di queste
infrastrutture dovrebbe servire a promuovere l’uso della bici come mezzo di trasporto quotidiano, e non solo come un mezzo di svago legato al tempo libero (seppur necessario e positivo); la mancanza di continuità nel percorso e la non omogeneità del fondo lungo l’intero itinerario rappresentano forse i limite maggiori in tal senso. Inoltre non può essere dimenticato il grave disagio di quando il percorso è stato interrotto per un paio di anni all’altezza dell’ansa degli Ornari a causa della demolizione di un ponticello pericolante. Nonostante i cospicui finanziamenti pubblici a disposizione, solo grazie all’intervento di sponsor privati è stato possibile ricostruirlo e renderlo di nuovo fruibile
alla cittadinanza”.
“Tra le note positive – evidenzia Fiab – indubbiamente il nuovo tratto di Villa Pitignano che dà continuità al percorso senza dover percorrere 700 metri di strade ordinarie e il fatto che sia stata
arricchita la segnaletica per indicare il tragitto da seguire nei punti di raccordo tra tratti nuovi
e tratti preesistenti”.
“Auspichiamo – è la conclusione di Fiab Perugia Pedala Aps – che questo non sia considerato un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza per questa importante opera e in generale per le infrastrutture ciclabili nel nostro Comune, e che la giusta attenzione sia data alla gestione, cominciando a destinare qualche fondo del bilancio comunale per una manutenzione continua nel corso degli anni, per evitare
che si deteriorino a causa dell’incuria”.