Dopo il risultato del Referendum, in attesa di una legge di riordino della materia, è ormai indispensabile che le municipalità dell’Ati3 avviino un programma di sviluppo delle politiche legate al ciclo idrico e al ciclo dei rifiuti. Tali scelte sono ormai inderogabili, vista la necessità di fare investimenti nel ciclo idrico, e vista l’emergenza rifiuti, con l’imminente completamento della discarica di Sant’Orsola di Spoleto.
Non è più rinviabile il programma di potenziamento della raccolta differenziata in modo omogeneo sul territorio, e non possono essere motivi validi la carenza di personale oppure l’aspetto economico. “Ritengo – afferma il sindaco Sandro Vitali – che sia ormai ora di decidere e il rinvio continuo dei problemi non ci aiuta. E’ necessario che Comuni proprietari della società Vus Spa e collegate, elaborino un progetto industriale, individuando le risorse necessarie, senza ambiguità, per dotare l’azienda dei necessari strumenti per rispondere alle esigenze del territorio e dei cittadini. Non possono esserci più alibi per nessuno: i sindaci, le aziende e i sindacati debbono fare un progetto per onorare le incombenze che ormai non sono più rinviabili. E’ necessario fare delle scelte sulla ricapitalizzazione della Vus Spa, anche in un periodo di difficoltà economiche come quello che si sta attraversando. Non possiamo pensare che i problemi li risolva qualcun altro. Fare scelte coraggiose per finanziare un progetto di sviluppo è la migliore strada per favorire il contenimento della bolletta e soprattutto contribuire al rilancio dell’economia del territorio anch’essa in grave sofferenza. Ritengo – continua il sindaco – che l’emergenza della raccolta differenziata passi attraverso una rivisitazione del programma mettendo le necessarie risorse economiche, l’ampliamento del servizio omogeneo per contenere l’emigrazione dei rifiuti, la domicializzazione dell’umido, ma soprattutto un’azione congiunta tra Comuni e operatori Vus per sensibilizzare più utenti con azioni preventive ma anche repressive nei casi di recidivi”.