Spoleto

Cibo “non tracciabile” e lavoratore irregolare, ristorante di Spoleto chiuso 5 giorni

Un ristorante di Spoleto chiuso per 5 giorni dai carabinieri per la presenza di cibo “non tracciabile” e mal conservato. Oltre che di un lavoratore che sarebbe stato inquadrato in modo irregolare e del non pieno rispetto dei protocolli legati all’emergenza Covid.

La chiusura dell’attività (avvenuta nei giorni scorsi) si inquadra nei controlli straordinari effettuati nel fine settimana dai carabinieri della Compagnia di Spoleto, guidati dal capitano Teresa Messore. Verifiche che hanno avuto al centro non solo le normative anticontagio da Covid, ma anche la normativa sulla sicurezza sul lavoro e sulle condizioni igienico-sanitarie degli esercizi pubblici. A coadiuvare i militari dell’Arma locali anche il personale del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) e del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) di Perugia.

Riscontrate irregolarità in un ristorante di una frazione

In particolare, durante l’ispezione ad un ristorante situato in una popolosa frazione di Spoleto, i carabinieri del Nil hanno riscontrato diverse anomalie in materia di rispetto della normativa antiinfortunistica a tutela dei lavoratori. Per questo il titolare dell’attività è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria.

Inoltre, nel corso delle verifiche è stata riscontrata anche la presenza di un lavoratore impiegato irregolarmente (sarebbe stato inquadrato in modo non idoneo secondo i militari). Per questo motivo è stata contestata al ristorante la sospensione dell’attività per 5 giorni.

Trovati oltre 100 kg di alimenti “non tracciabili”

Contemporaneamente, il personale del Nas ha appurato la presenza, in un congelatore a pozzetto, di oltre 100 kg alimenti (del valore complessivo di circa 2.000 euro) priva di “tracciabilità”, “congelata abusivamente” e che sarebbe stata anche in cattivo stato di conservazione.

In materia di rispetto normativa Covid-19, e la connessa adozione delle misure di contenimento dell’epidemia, poi sono stati riscontrati la mancanza dell’utilizzo di alcuni protocolli e linee guida, regionali e nazionali volte a tutelare il cittadino.

Titolare denunciato e multato per oltre 20mila euro

Il responsabile dell’attività imprenditoriale, oltre ad essere denunciato, è stato sanzionato amministrativamente per un importo complessivo di una somma superiore ai 20.000 euro. E’ stata poi, come detto disposta la chiusura del locale, con relativa sospensione dell’attività di ristorazione sino al ripristino del rispetto della normativa a tutela dei lavoratori e dei clienti per il rispetto della normativa Covid-19.

Controlli sui green pass in 72 locali, nessuna irregolarità

Per quanto riguarda invece i controlli sui green pass (semplici e rafforzati) effettuati in ben 72 locali del territorio, i carabinieri non hanno riscontrato irregolarità. I controlli a campione, oltre a ristoranti e bar, hanno interessato 227 clienti ed il rispettivo certificato verde. Nessuna multa, dunque, in questo ambito.

Tale dato – sottolineano dall’Arma – evidenzia un buon senso della cittadinanza e corretto rispetto da parte dei responsabili degli esercizi pubblici nelle operazioni di verifica del “green pass” idoneo per accedere alla struttura.

Controlli dei carabinieri anche sulle strade

Inoltre, le pattuglie dei carabinieri sul territorio con l’effettuazione di numerosi posti di controllo, incrementati durante le festività natalizie per prevenire i reati di tipo predatorio, hanno proceduto a verificare il rispetto delle regole del Codice della Strada, controllare veicoli e persone in transito, nonché a riscontrare il rispetto dei limiti consentiti del tasso alcolemico alla guida di moto/veicoli.

Grazie al notevole dispiegamento di uomini e mezzi dell’Arma sono state comminate 16 sanzioni al Codice della Strada, relative al:

  • mancato utilizzo della cintura di sicurezza (art. 172 Cds);
  • utilizzo di apparati radiotelefonici durante la guida (art. 173 Cds);
  • mancanza della revisione del veicolo (art. 80 Cds).

La presenza costante sul territorio dell’Arma, anche mediante le proprie componenti specializzate in materia di lavoro e sanità, garantisce un valido contributo alla comunità cittadina volto alla verifica del rispetto di norme e Leggi nei relativi settori specifici, consentendo così una corretta attività di prevenzione e repressione di quei comportamenti/condotte illecite che danneggiano il cittadino, inteso quale cliente di esercizi pubblici. Solo attraverso la continua azione di prevenzione dalla diffusione del Covid-19 si riuscirà a uscire dalla fase di emergenza epidemiologica, recentemente prorogata dagli organi di governo a livello centrale.