Categorie: Cronaca Spoleto

Ciao Gaia, angelo di Spoleto – Lascia il tuo ricordo

Erano in centinaia ieri sul Monteluco per dare l’ultimo saluto a Gaia Ferretti , la 27enne spoletina che ha lottato fino all’ultimo contro una malattia incurabile. Con una tenacia da far impallidire il più forte e spavaldo dei guerrieri, sempre pronta a regalare un sorriso a quanti chiedevano di lei. Il breve ma intenso cammino di Gaia è stato e resterà di insegnamento per quanti l’hanno conosciuta, ma anche per quanti avranno modo di conoscere in futuro la sua storia. Dove il dolore sembrava svanire di fronte alle gioie che questa ragazza-donna sapeva cogliere e regalare nel campo della musica, magnifica protagonista del Gruppo Bisse, in quello scolastico, con i brillanti risultati conseguiti prima al liceo classico, più tardi conseguendo la laurea in Beni culturali, ma soprattutto in quello degli affetti agli amici e alla sua famiglia. A cominciare da mamma Lorella e papà Massimo, i fratelli Lorenzo e Angelica, i nonni Mara, Graziella e Lanfranco, gli zii Fabio, Manuela e Maria Teresa. Ieri davanti al Bosco sacro, dove si è svolta la cerimonia, si è ritrovata tutta la città che si è inchinata davanti a questo piccolo-grande angelo. Anche il parroco si è più volte commosso nel ricordare la figura di Gaia. Al termine della cerimonia gli amici hanno accompagnato per l’ultima volta Gaia davanti al cippo lapideo della Lex Spoletina, luogo tanto amato dalla ragazza, immerso tra i lecci secolari del Bosco. Qui la compagnia teatrale Bisse ha intonato alcune canzoni e ballate accompagnate da una chitarra, mentre familiari e amici hanno ognuno voluto esprimere un proprio ricordo. Poi il feretro è stato tumulato nel piccolo cimitero di Monteluco vicino all’indimenticato nonno Mario. Un pensiero che lega chi scrive a Gaia va a tanti anni fa quando, bimba, sgambettava lungo la strada che conduce all’albergo di famiglia, controllata a vista da mamma Lorella e da un pastore tedesco di nonno Mario (mi pare si chiamasse Kiwi) pronto a rimettere in carreggiata Gaia ogni volta che il suo passo la portava verso il centro della strada. Ciao Gaia