(Ca. Cer.) – Da oggi le spoglie di Enzo Baldoni, il giornalista freelance rapito e ucciso in Iraq sei anni orsono da un gruppo di terroristi di Al Qaida, riposeranno in pace. Alle esequie, tenutesi nella chiesina di Santa Maria della Pietà a Preci, dove Baldoni era nato e aveva trascorso la sua infanzia prima di partire per Milano, c’era tutta la comunità che si è stretta intorno ai familiari, a cominciare dalla moglie Giusy Bonsignore. C’ea anche il sindaco Pietro Bellini con il Gonfalone della città.
La salma è giunta dall’Istituto di medicina legale di Roma. Un solo cuscino di fiori, perchè, come deciso dalla famiglia, le offerte raccolte andranno ad un orfanatrofio di Nazareth.
Intorno ai familiari ci sono i colleghi di Enzo e alcuni di quei giornalisti che hanno raccontato all’Italia e al Mondo il dramma dell’Iraq. Fra questi Giuliana Sgrena e Pino Scaccia. “Abbiamo il dovere di informare, Enzo non l’ho mai conosciuto…io sono stata più fortunata” ha detto la giornalista che fu rapita in Iraq. Pino Scaccia, inviato del Tg1, è stato fra gli ultimi a vedere Baldoni la sera prima del suo viaggio che poi gli costò il rapimento. Raconta ai cronisti che tentò di dissuaderlo, ma senza riuscire a convincerlo.
“Enzo Baldoni era figlio della nostra Umbria” ha detto la governatrice Catiuscia Marini “Come aveva nel cuore la sua terra, la sua professione. Voleva informare nel modo più libero ed autonomo. “Forse proprio per questo Enzo ha pagato un prezzo così alto”.
“Un esempio per le giovani generazioni,per la comunità umbra: Enzo Baldoni sarà ricordato da tutti per la dedizione, la passione e competenza con cui esercitava il lavoro di cronista libero, determinato nel raccontare la verità” ha dichiarato il presidente della provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, “un giornalista che credeva fortemente nei valori della solidarietà, del volontariato e pacifismo, valori e ideali che ha custodito fino alla tragica scomparsa”. “Il suo esempio – ha concluso Guasticchi – rappresenta per tutti noi un punto di riferimento per una informazione libera e di fratellanza fra i popoli”.
A celebrare il rito religioso è stato il parroco di Preci, don Luciano Avenati. Al termine la vedova Giusy Bonsignore ha preso la parola per ringraziare i presenti e quanti le sono stati vicini in questi anni. “Vi ringrazio uno per uno”, ha detto. Le esequie sono state accompagnate dai canti del coro Canto Sospeso di Milano (di cui la Bonsignore fa parte) mentre in contemporanea, dall’altra parte del mondo, in Brasile per la precisione, il Coro gemellato “Luther King” cantava per Enzo. Al termine del rito, il feretro è stato tumulato nel piccolo cimitero di Saccovescio. “C’è chi pensa che sia pazzo, sono solo curioso” aveva scritto Baldoni qualche tempo prima di essere ucciso dai terroristi “voglio capire cosa spinge persone normalissime a imbracciare un mitra per difendersi”.
Foto di Lory Nobili®