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Ciak, i Comuni mettono in vetrina le locations

All’inizio fu, inevitabilmente, la città serafica, scelta nel 1911 dal regista Enrico Guazzoni come set per il film “Il poverello di Assisi”. Un film muto passato alla storia per essere stato il primo ispirato alla vita di San Francesco.

Da allora, molti registi produzioni di film, fiction tv, video musicali e pubblicità hanno scelto i borghi umbri come scenario dove rappresentare le loro storie. In questi giorni, Perugia si è tuffata nel giallo medievale della serie tv ispirata al film “Il nome della rosa“.


L’eretico al rogo in piazza IV Novembre, ma lo spettacolo è rimandato


A luglio, sempre a Perugia (ma anche a Bevagna e Gubbio) il regista olandese Paul Verhoeven girerà le scene di “Blessed Virgin”,  tratto dal romanzo “Atti impuri” di Judith C. Brown“, con Charlotte Rampling e l’affascinante Virginie Efira.

Ed i turisti che vengono a Spoleto continuano a chiedere della “chiesa di Don Matteo“, tanto è identificata la città del Festival con le avventure del prete-investigatore.

Immagini che diventano uno spot nel mondo per l’Umbria e le sue preziose cittadine. Un’opportunità per il turismo e tutte le attività ad esso connesse.

Umbria Film Commission (Ufc), struttura pubblica creata attraverso un bando sul modello di altre regioni (ma qui con polemiche e ricorsi al Tar) per favorire l’approdo nel territorio di produzioni cinematografiche e televisive, riparte e chiama a raccolta i Comuni per mettere in vetrina le loro locations più suggestive.

E’ questo il primo atto dopo la ripresa delle attività, con il supporto della società di produzione Videocinematografica Studio Lumière di Perugia. Il progetto prevede la creazione di un portale della Ufc, dal quale sia possibile, per le produzioni nazionali ed internazionali interessate a girare in Umbria, visionare e scegliere locations del nostro territorio.

Ufc ha quindi chiesto il supporto ad Anci Umbria (l’Associazione dei Comuni umbri) per sensibilizzare i sindaci della regione ed invitarli ad inviare il materiale.

Ai Comuni si chiede di fornire un pacchetto di materiale fotografico in hd che illustri i luoghi che si ritengono essere adatti come locations per produzioni cinematografiche, accompagnato da una scheda con le principali caratteristiche, una breve storia del luogo, informazioni su eventuali precedenti utilizzi cinematografici.

Inoltre, si dovrà stilare un elenco di servizi e agevolazioni che i Comuni sono in grado di fornire alle produzioni a condizioni favorevoli (ospitalità e trasporto), possibili supporti economici che il Comune può proporre alle produzioni (leggi sponsor privati legati al territorio).

Oltre che nel portale di Umbria Film Commission, il materiale fotografico verrà anche inserito in quello nazionale di recente creazione, Italy for Movies (www.italyformovies.it), promosso dal Mibact.

Per illustrare questa opportunità e la ripresa delle attività di Umbria Film Commission, i rappresentanti dei Comuni umbri sono invitati ad un incontro che si terrà il 6 giugno nella sede di Anci Umbria a Perugia.