Assisi

Chiusure domenicali, da Assisi negozianti e Confcommercio chiedono una rimodulazione

Ad Assisi nasce #iononchiudo, gruppo privato di commercianti per contestare l’ordinanza del 23 ottobre 2020 con cui la Regione Umbria dispone la chiusura di quasi tutte le attività commerciali. Una decisione comprensibile, visti i numeri crescenti della pandemia, ma che pone un serio problema ai commercianti del centro storico di Assisi, che lavorano solo nel weekend e soprattutto la domenica. E l’ordinanza, valida fino al 14 novembre, comprende anche il ponte di Ognissanti, che si spera possa continuare nella “ripresina” di turismo vista già in estate.

“In un momento come questo la delibera va ad intaccare il precario equilibrio dei flussi turistici che sono soprattutto concentrati nel weekend. I commercianti prevedono di aprire un tavolo di trattativa con la regione per la deroga al provvedimento e stanno organizzando una manifestazione pacifica per sottoporlo alla Comunità locale”, si legge in una nota del gruppo privato #iononchiudo, i cui commercianti aderenti chiedono “una deroga a questa chiusura indifferenziata che non distingue il bacino di utenza di massa dei centri commerciali da quelli di un negozio di 70 mq che al massimo potrebbe ospitare 2/3 persone alla volta, e che comunque regolamenterebbe l’attività con tutti i protocolli di sicurezza anti Covid previsti.

E anche Confcommercio di Assisi e Valfabbrica chiede una rimodulazione. “Gli esercizi commerciali di vicinato di Assisi sono allo stremo e i pochi visitatori che frequentano la città non possono vivere una esperienza di una città desolatamente chiusa e spenta. Il nostro appello alle autorità regionali – scrive il presidente di Confcommercio, Vincenzo Di Santi – è quello di una deroga alle aperture domenicali che permetta alle città d’arte una accoglienza dignitosa dei visitatori, in tutta sicurezza”.