Mobilitazione contro la chiusura dello sportello di Banca Intesa San Paolo a Vescia. Un nutrito gruppo di associazioni hanno preso carta e penna e hanno scritto alla direzione territoriale. A sottoscrivere il documento Circolo n.6 “Bassa Valle del Menotre” PD Foligno, Associazione Culturale Belfiore, Associa- zione Valle del Menotre Sviluppo e Promozione del territorio, Pro Loco Vescia e Scanzano, Comitato spontaneo cittadini San Paolo, Pro Loco Pale, Centri Sociali Ina Casa Flaminio, U.S.B.Unione Sportiva Belfiore, ASD PALE Guerru HERO, Associazione Capodacqua, Circolo Polisportiva Forum Flamini.
“Le voci che già circolavano ufficiosamente sembrano ormai confermate – dice la lettera – Grazie alle RSA che l’hanno resa nota, la popolazione cittadina è venuta a conoscenza della decisione da parte dell’Istituto bancario Intesa San Paolo di arrivare entro dicembre alla chiusura di 15 filiali in Umbria, di cui 3 a Foligno. Tra queste vi è la filiale di Vescia. Esprimiamo con questa lettera aperta sottoscritta da tutti e tutte noi, il nostro dissenso e la nostra opposizione alla chiusura della sede di Vescia della Banca Intesa San Paolo“.
Lo Sportello bancario in questa importante frazione della Basse Valle del Menotre – ricordano le associazioni – ha una storia che affonda le radici negli ultimi trent’anni almeno del secolo scorso, quando fu aperto dall’allora Cassa di Risparmio di Foligno. La sua fortuna è stata anche quella del territorio. La filiale crebbe a quel tempo avendo come correntisti le persone residenti nella zona e delle diverse età, nonché le attività economiche della zona, diventandone anche un punto di riferimento per il suo sviluppo e la sua vitalità.
“La presenza della filiale, insieme ad altre attività concentrate nella frazione, ha fatto di Vescia un centro di servizi a supporto di tutta l’area a Nord-Est del Comune di Foligno, dalla Bassa all’Alta valle del Menotre, fino alla montagna folignate, tanto più dopo la chiusura di altri servizi dislocati in quelle realtà. Banca Intesa ha ereditato il frutto di quel lungo percorso. A tutt’oggi la filiale conta un elevato numero di correntisti e serve un bacino di circa 15 mila abitanti. La vicinanza della filiale permette a molte persone e attività economiche di gestire risparmi, pensioni, stipendi, mutui, aziende in modo diretto anche a chi non può avere o non ha accesso e dimestichezza con “i conti correnti on line”.
Quindi vengono messi in evidenza i rischi che la chiusura comporterebbe: “un colpo d’ascia sui servizi per l’economia e la popolazione del nostro territorio, impoverendone il tessuto socio-relazionale; grandi disagi soprattutto per le persone più deboli e per le persone più anziane che saranno costrette a spostamenti più lunghi ed a file estenuanti per compiere basilari operazioni bancarie, avendo difficoltà o impossibilità ad accedere ai servizi bancari on line; complicazioni e aggravi di costi per le attività economiche di tutta l’area, soprattutto se di piccole dimensioni, tra negozi e imprese artigianali; ripercussioni sul personale della filiale, operante a tutt’oggi con l’attenzione al territorio che lo contraddistingue, con una riduzione di percorsi professionali ed opportunità lavorative“.
Si richiede quindi che “la filiale di Vescia di Banca Intesa San Paolo rimanga aperta, e sia dunque revocata al più presto e comunque entro dicembre la decisione di chiuderla; si apra un confronto con le RSA e con la popolazione per raccogliere le istanze anche su eventuali riorganizzazioni degli orari”.
“Consapevoli che le nostre istanze sono comuni a quelle di altri territori del Comune di Foligno in cui si prevede la chiusura di altre due filiali, estendiamo le nostre considerazione e richieste anche alle altre sedi in pericolo. Esprimendo la disponibilità ad un incontro, confidando nella sensibilità imprenditoriale nonché nella reale responsabilità sociale che dovrebbe contraddistinguere anche un grande gruppo bancario come Banca Intesa, rimaniamo in attesa di vostre rassicuranti comunicazioni”.