L'appello per superare una carenza di servizi finanziari che penalizza famiglie e imprese
E’ ripartita da Castel Ritaldi la protesta itinerante della Uilca Uil per evidenziare alle Istituzioni e all’opinione pubblica il problema della chiusura degli sportelli bancari. Una desertificazione (in sei anni è sparito un terzo delle filiali in Umbria) che riguarda spesso i piccoli centri e che penalizza non solo le persone anziane o che hanno maggiori difficoltà a spostarsi, ma anche molte famiglie e imprese.
Proprio il sindaco di Castel Ritaldi, Elisa Sabatini, un anno fa aveva fatto partire la protesta a nome dei piccoli Comuni. Una istanza oggi rilanciata dall’Anci Umbria (presente il presidente Toniaccini) e sostenuta, insieme ai vertici di Uilca Umbria (con il segretario regionale Luciano Marini, il segretario aggiunto Luca Cucina ed altri dirigenti), anche dai consiglieri regionali della Lega Valerio Mancini e Manuela Puletti. I quali, anche in qualità di membri della II Commissione (presieduta dallo stesso Mancini) hanno invitato le istituzioni, ad ogni livello, di farsi portavoce delle Istanze dei territori. Anche nei confronti della Banca d’Italia, affinché ad esempio vengano superati i vincoli della continuità territoriale imposti per le aperture di filiali delle uniche banche locali rimaste, le Bcc.