Perugia

Chiusura banca, riunione del Comitato Ponte Valleceppi sulle opzioni

Un’assemblea molto partecipata quella in cui i cittadini di Ponte Valleceppi, riunitisi in Comitato dopo la notizia della prossima chiusura dell’unica filiale bancaria del paese (Banca Intesa), hanno valutato le varie opzioni sul tavolo.

All’incontro che si è tenuto nel Centro Anziani Europa ’93 di ponte Valleceppi, si sono visti anche rappresentanti delle istituzioni e politici: per l’amministrazione comunale hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo economico Giottoli e il consigliere Cagnoli, mentre per l’opposizione era presente il consigliere Paciotti. Anche i sindacati hanno fatto sentire la loro presenza, con Vanda Scarpelli della Cgil e Luciano Marini della Uil. Presente anche, a titolo personale, dell’ex senatore Domenico Benedetti Valentini.

Nessun funzionario della banca ha potuto partecipare, né erano è stato fornito, come chiesto dai cittadini, un documento da leggere in assemblea. Insomma, la voci ufficiale di Banca Intesa, su questa vicenda, ancora non c’è.

In maniera corale tutte le istituzioni che erano presenti hanno fortemente evidenziato la volontà di collaborare con il Comitato cittadino per scongiurare la chiusura della filiale della Banca Intesa San Paolo. L’assemblea, dopo aver dato la possibilità a tutti di apportare il proprio contenuto, ha deliberato l’organizzazione di un incontro congiunto con le istituzioni comunali al fine di redigere un documento unitario in cui avanzare le richieste emerse da questo incontro. Diverse, infatti, le opzioni al vaglio.

Il primo obiettivo, chiaramente, resta quello di scongiurare la chiusura della filiale di via Arno. In alternativa, se la banca, nonostante le proteste, non volesse recedere dalla decisione irremovibile di chiusura, si propone di spostare la filiale in un altro edificio di Ponte Valleceppi, con un unico sportello, aperto al pubblico con solo orario mattutino, dove sia comunque possibile fare ogni operazione di cassa.

Come terza ipotesi, si chiede almeno la collocazione di un locale bancomat di ultima generazione, dove senza spostarsi altrove (a Ponte San Giovanni) sia comunque possibile eseguire l’80% delle operazioni di cassa.

In ultima istanza, il Comitato l’istituzione di un fondo dedicato contributivo a titolo perduto, “in qualità di rimborso per il nostro paese, quale risarcimento oggettivo del disagio e della perdita di competitività che subiremmo con la chiusura della banca, come ristoro dovuto alla cittadinanza per la coesione sociale e per gli enti no profit del terzo settore che operano a Ponte Valleceppi, quali associazioni sportive, ricreative, culturali ed enti del settore terziario come le nostre scuole”.

Al termine della riunione il comitato ha preso l’impegno di definire e scrivere insieme con l’assessore Giottoli un documento, dove apporre le quattro istanze da sottoporre poi ai vertici della banca Intesa San Paolo e chiedere direttamente al sindaco che i rappresentanti dell’assemblea dei cittadini siano presenti nel momento che le istituzioni della nostra amministrazione locale incontreranno i vertici della banca.

Nel frattempo, si è deciso di continuare una mobilitazione permanente di tutti i cittadini di Ponte Valleceppi, fino a quando non si delineerà un percorso che porti ad un risultato positivo per tutta la cittadinanza.

Ovviamente, anche se non se è ne discusso, restano aperte le interlocuzioni con altre banche qualora non si riuscisse ad ottenere nulla nel confronto con Banca Intesa.