Tra qualche anno forse in pochi sapranno cos’era “un bigolo”, ma se sei stato un universitario perugino, un giovane amante della città o un abitante o frequentatore del centro di Perugia il ricordo di quel sapore di pasta lievitata, mozzarella e funghi avrà su di te lo stesso effetto proustiano della madeleine. E ti mancherà anche quello alla mortadella, o la mezza luna o la pizza ai formaggi con l’oliva, “tocco d’artista”, m’ha detto una volta il titolare.
E ora il “Baffo” o Pietro Orologio, che come ha giustamente scritto un collega, tutti chiamano Baffo anche da quando i baffi non li ha più, chiude, molla, tira giù la serranda. I motivi non li ha certo nascosti: studenti diminuiti, affitto troppo alto, spese che superano il guadagno. E così è, la Pizzeria Etrusca, per come l’hanno conosciuta generazioni dal 1968 in poi (l’attuale titolare la rilevò nel 1974), non esisterà più.
Via Ulisse Rocchi e il centro storico in generale perderanno un’altra pietra miliare. Certo pensare che si potrebbe veder spuntare il quarto Kebab della via al posto dello storico ritrovo, aperto un po’ a tutte le ore, sa di decadenza, ma non c’è da perdere del tutto la speranza, perché se Orologio molla a 61 anni un gruppo di ragazzi ha deciso da poco di aprire qualche metro più in là. Come ha spiegato il Baffo via Ulisse Rocchi è stata teatro dello spaccio, anche se negli ultimi tempi è stata oggetto di un massiccio intervento delle forze di polizia e la situazione è migliorata, nell’immaginario comune ci vorrà del tempo prima che torni ad arteria frequentatissima della zona universitaria. E nel frattempo un pezzo di storia cittadina se ne va, vittima della crisi e dei tempi che cambiano.
Uno sfogo, con classe e ironia il Baffo lo affida ad una poesia (vedi foto) postata sulla pagina Facebook del locale, rime alla Trilussa che fanno sorridere anche in un momento un po’ triste.