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Chiude la posta a Castel Ritaldi, Reali “facciamo ricorso al Tar”

“Ormai la misura è colma” esordisce così il Sindaco del Comune di Castel Ritaldi, Andrea Reali, in merito alla decisione unilaterale di Poste Italiane di chiudere lo sportello di Castel Ritaldi. “A fronte della prima comunicazione di Poste Italiane in merito alla chiusura dell’Ufficio Postale – Sportello avanzato di Castel Ritaldi del 10 febbraio 2015 – afferma il primo cittadino – ho immediatamente incontrato la responsabile di Zona per protestare contro tale ingiusta chiusura. Il 10 aprile vengo informato che Poste Italiane ha avviato un più ampio processo di dialogo con gli Enti Locali per l’analisi di dettaglio. Parallelamente ho aderito alla richiesta di ANCI e Regione Umbria per una azione collettiva volta a fermare tale ingiusta decisione.Quanto tutto sembrava volgere per il meglio, il 3 luglio scorso, le Poste Italiane, unilateralmente, comunicano al sottoscritto una nuova data di chiusura per il 7 settembre che, malgrado ulteriori e continue proteste scritte, sembra non potersi scongiurare”.

“Come già detto – prosegue Reali – la misura è colma in quanto resta incomprensibile sia dal punto di vista normativo (decreto ministreriale del 7 ottobre 2008) che dal punto di vista sociale. Ma soprattutto ci aspettavamo più rispetto verso questa Amministrazione e collettività che sempre ha sempre tifato affinché Poste Italiane rimanesse punto di riferimento dei cittadini e delle istituzioni. Ovviamente non ci daremo per vinti!

I nostri concittadini, i nostri anziani meritano più rispetto.Ecco le azioni che faremo:

  • ricorso al TAR contro tale decisione (che non rispetta il decreto ministeriale) e, se servisse, al Consiglio di Stato
  • convocazione di un apposito Consiglio Comunale da inviare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed al Presidente di Poste Italiane
  • Boicottaggio di tutti i prodotti postali