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Chiude in attivo il bilancio del Comune di Perugia, rispettato patto di stabilità

Il Comune di Perugia ha conseguito un saldo finanziario positivo pari ad € 7,731 milioni, a fronte dell’obbiettivo di 6,767 milioni previsto dal Patto di stabilità. Viene quindi rispettato anche nel 2011 questo fondamentale vincolo di finanza pubblica, fatto ancora più importante perché sono sempre più numerosi i Comuni che non vi riescono, e per quelli che non lo rispettano lo scostamento tra obiettivi programmati ed obiettivi realizzati si è di fatto raddoppiato.

Nella relazione che l’ assessore Mercati ha illustrato alla giunta viene sottolineato che il 2011 è stato l’ anno in cui è stato chiesto al sistema degli Enti Locali di contribuire in maniera molto importante al risanamento della finanza pubblica, con 3 manovre finanziarie da parte del Governo, alle quali si è aggiunta la Legge di Stabilità che ha introdotto novità significative in materia di Patto di stabilità. Da qui, situazioni molto complesse per quanto riguarda programmazione e gestione, e, soprattutto, tra le criticità più evidenti c’è il consistente ridimensionamento degli investimenti dettato dal Patto di stabilità interno.

Dal punto di vista meramente tecnico, questi i dati: il risultato di amministrazione dell’esercizio 2011 presenta un avanzo di € 10.480.155,36 ; il risultato contabile della gestione presenta un avanzo di € 1.999.397,19, di cui: € 1.953.335,18 dalla parte corrente ed € 46.062,01 dalla parte in conto capitale. I risultati del rendiconto di gestione, dunque, confermano che la politica di bilancio preventivo è stata rigorosa e razionale, e che le soluzioni tecnico-organizzative adottate per superare le criticità finanziarie e contabili riscontrate nei precedenti esercizi sono risultate adeguate. Nella relazione vengono sottolineati alcuni degli elementi che maggiormente dimostrano l’efficacia della politica di bilancio: l’attendibilità delle previsioni riscontrata dall’ andamento degli accertamenti e degli impegni in competenza; le riscossioni che si sono stabilizzate sulla cifra di € 169.370.192,81, in linea con l’esercizio precedente; il risultato positivo dell’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi rispetto alla quale sono state effettuate verifiche rigorose, improntate al criterio della prudenza (sono stati dichiarati insussistenti, inesigibili o di dubbia esigibilità crediti per € 6.352.469,52) Ma il dato maggiormente significativo è rappresentato dal fatto che i residui attivi delle entrate proprie si sono significativamente ridotti, e quelli più “vecchi” rimasti risalgono agli accertamenti degli anni 2005/2006. In definitiva, emergono l’efficacia e l’efficienza dell’intero ciclo contabile nonostante i problemi posti dai vincoli stringenti di finanza pubblica e le criticità derivanti dalla crisi economica. Una impostazione che, se seguita anche nei prossimi esercizi, bilanciata da una rigorosa gestione della spesa corrente, potrà portare risultati sempre migliori e funzionali alla sana gestione finanziaria del bilancio. Nella relazione sono sottolineati alcuni aspetti: si registra il confortante dato del recupero dell’evasione di ICI, anche per via di una minima conflittualità (solo 40 i ricorsi, a fronte di 2.800 avvisi di accertamento); è stato eliminato l’utilizzo dei proventi delle alienazioni patrimoniali per finanziare spese correnti; si è ridotto il debito residuo da 165 a 151 milioni per il contenimento del ricorso ad ulteriori forme di indebitamento (non sono stati contratti nuovi mutui); è stata notevolmente razionalizzata la spesa corrente. Anche i vincoli in materia di spesa di personale, con l’obiettivo di riduzione previsti dalle leggi finanziarie, sono stati rispettati. Non risultano debiti fuori bilancio a fine esercizio 2011 riconoscibili ai sensi del vigente Regolamento di contabilità.