“È con profondo rammarico che prendiamo atto della chiusura definitiva della sede distaccata del Tribunale di Città di Castello: l’interruzione dell’attività della cancelleria dall’inizio di questa settimana e la sospensione delle udienze dal 13 settembre sono l’ultimo atto del processo di razionalizzazione della geografia giudiziaria voluta dal Ministero e applicata dal Tribunale di Perugia” dichiara il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, sottolineando come “il trasferimento del contenzioso civile avrebbe potuto essere gestito con maggiore gradualità se fosse stata colta l’occasione di una proroga, che il Tribunale ha preferito declinare nonostante l’Amministrazione comunale a suo tempo abbia avanzato ufficialmente la disponibilità a concedere gratuitamente i locali per il tempo necessario ad un passaggio di consegne compatibile con il diritto dei cittadini ad una giustizia moderna ed efficiente. In Umbria nessuna delle sedi distaccate sopravviverà alla fase di attuazione della riforma: questo non ci consola ma neppure può armarci la mano per gridare alla discriminazione dal momento che Città di Castello e gli altri comuni privati di sede distaccata stanno subendo gli effetti di scelte nazionali e di provvedimenti interni all’amministrazione centrale. Anche per questi motivi auspico che si dia seguito ad ogni misura atta a non far gravare sui cittadini scelte che renderebbero più complessa la gestione dei servizi giudiziari”.
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