La presenza dei chironomidi al Trasimeno è rimasta contenuta, ma dopo l’intervento che si concluderà la prossima settimana sarà monitorata la sciamatura dei fastidiosi insetti. E’ quanto ha assicurato l’assessore Morroni rispondendo nel question time alle sollecitazioni poste dai consiglieri
del Partito democratico Simona Meloni e Tommaso Bori circa i disagi per la presenza dei chironomidi dovuta alla sospensione delle disinfezioni
durante il lockdown.
Disinfestazione sospesa durante il lockdown
Illustrando l’atto in Aula la consigliera Meloni ha ricordato che “la
sospensione delle disinfezioni anti chironomidi rischia di arrecare un grave
danno per le attività turistico- ricettive. È per questo che servono azioni
specifiche che colmino il periodo di stop dovuto alla quarantena, ma anche
misure aggiuntive per il 2021. La Provincia di Perugia, fin dal 2005 è stata
individuata come ente attuatore dalla Regione per la realizzazione del
controllo dei chironomidi. Con il passaggio delle funzioni amministrative
legate al Trasimeno, l’Unione dei Comuni si è detta disponibile a
proseguire l’attività. Azioni, svolte dalla Usl Umbria 1, che prevedevano
l’applicazione di un prodotto larvicida specifico, in grado di dare una
stabilità di almeno 12 mesi”.
“Nel periodo del lockdown però – ha proseguito l’esponente dem – le attività di disinfezioni sono state sospese, provocando al Trasimeno un aumento incontrollato degli sciami di chironomidi con ripercussioni economiche indubbie. Per quanto riguarda le risorse, la Regione ha confermato il finanziamento di 80mila euro e l’Unione dei Comuni ne ha stanziati 27mila”.
Alla luce della nuova situazione di emergenza, per Meloni è necessario che la Giunta eroghi completamente la sua quota di cofinanziamento e che preveda azioni specifiche per colmare la fase di sospensione da lockdown e nuove misure per il 2021.
L’assessore Morroni ha detto che: “la presenza dei chironomidi è rimasta
contenuta nonostante l’abbassamento livello idrometrico del lago e le
temperature elevate che avrebbero potuto favorirne la diffusione. Il
monitoraggio dei fondali ha confermato il trend di contenimento.
Luci bianche
Una certa efficacia – ha spiegato Morroni – l’hanno data le luci bianche, predisposte anche dalle attività turistico ricettive che hanno adottato fonti luminose gialle e arancioni che attirano meno i chironomidi.
Gli interventi
La Giunta a maggio ha previsto il conferimento di 40mila euro, poi con successiva delibera altro contributo per le aree protette di ulteriori 40mila euro. Il primo già liquidato, il secondo in attesa di formalizzazione.
“Da parte dell’Esecutivo – assicura Morroni – c’è piena consapevolezza dell’annosa problematica, cercheremo di garantire il contributo all’Unione dei Comuni. Infine, l’ultimo intervento si concluderà la prossima settimana e si punta a controllare la sciamatura dell’anno prevista per la metà di settembre”.
Meloni: non solo chirimonidi i disagi al Trasimeno
Nella replica, Meloni ha sottolineato che “in futuro dovremo cercare di
lavorare tutti insieme, cercando di anticipare i tempi di intervento per il
prossimo anno. Oltre ai chironomidi dovremo affrontare anche altri temi, a
partire da quello delle acque, dragaggio del lago e programmazione di
attività importanti per il territorio”.