Proscioglimento per l’ex sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, l’ex assessore Stefano Bucari e altri 15 imputati per il processo legato all’inchiesta sull’appalto per lo smaltimento del percolato di vocabolo Valle. La Procura aveva indagato per l’ipotesi di reato di “turbata libertà degli incanti” sul frazionamento dell’appalto relativo allo smaltimento dei liquami.
Questa mattina, presso il Tribunale di Terni, il pm Marco Stramaglia ha chiesto il proscioglimento perché il “fatto non sussiste”, istanza alla quale seguiranno le udienze nell’ambito delle quali gli avvocati difensori degli imputati rappresenteranno le posizioni dei propri assistiti. Si avrà poi la sentenze del giudice del Tribunale di Terni.
La richiesta arriva qualche giorno dopo l’assoluzione piena del sindaco e altri imputati nell’ambito del processo legato all’inchiesta Spada che aveva riabilitato l’immagine dell’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo e degli altri imputati che erano stati travolti da un’attenzione mediatica pressante e commenti politici particolarmente ‘violenti’.
Il rinvio a giudizio, chiesto nel luglio 2017 dal Tribunale, riguarda, oltre al sindaco Di Girolamo, gli ex assessori Bucari, Libero Paci, Roberto Fabrini, Silvano Ricci, Sandro Piermatti, Marco Malatesta, Daniela Tedeschi, Renato Bartolini, Simone Guerra, Maria Bruna Fabbri, Giorgio Armillei, Francesco Andreani, Cristhia Falchetti Ballerani, Emilio Giacchetti e gli ex dirigenti comunali Maurizio Galli e Marco Fattore.
Secondo le indagini coordinate dalla Procura gli ex amministratori e dirigenti avrebbero impropriamente negoziato in forma diretta l’appalto relativo allo smaltimento del percolato della discarica di Vocabolo Valle, in un periodo compreso tra il 2009 e il 2015. Secondo l’impianto accusatorio, le determine dirigenziali, avrebbero frazionato le commesse in importi inferiori rispetto a quelli reali, aggirando così la normativa europea che stabilisce l’indizione di una gara pubblica d’appalto in presenza di una certa somma. La giunta avrebbe poi deliberato le determine dirigenziali non consentendo di fatto di arrivare alla gara, dove le imprese interessate avrebbero potuto presentare la loro offerta.
Processo percolato a dirigenti e amministratori politici del Comune di Terni: pm ha chiesto proscioglimento per tutti perché il fatto non sussiste.
E noi abbiamo subito 5 anni di processo.