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Chiesa S. Giacomo, si torna in aula / Giudice ammette prove e testi

Procede il processo per il crollo della chiesa di San Giacomo che vede alla sbarra sei imputati accusati a vario titolo di disastro colposo e violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Il giudice Anibaldi, pienamente legittimata a portare avanti l’istruttoria dibattimentale dopo il rigetto dell’eccezione preliminare presentata nell’udienza scorsa dal legale difensore della Curia, ha ascoltato oggi le richieste delle parti in merito ai testi da citare e alla produzione delle prove.

Tra cui quella avanzata dall’avvocato di parte civile di acquisire gli articoli di giornali usciti all’indomani del crollo, che il giudice ha rigettato in quanto rilevante ai fini dell’accertamento della verità processuale. Accolta invece, nonostante l’opposizione di tutti gli avvocati delle difese, la seconda richiesta della parte civile, quella cioè di acquisire la relazione effettuata dai tecnici della curia dopo il crollo, che potrà essere utile a quantificare i danni.

Oltre alla relazione, la dottoressa Anibaldi ha ammesso tutte le prove orali e documentali richieste dalle parti, rinviando poi al 22 settembre per l’inizio dell’istruttoria dibattimentale. In quella data verranno ascoltati tutti i testi della procura tra cui gli ufficiali di Polizia Giudiziaria che svolsero le indagini e il consulente tecnico Nicola Augenti, colui che già in fase di indagini preliminari redasse una perizia sul crollo.

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