Una chiesa di Terni, e non una qualunque ma il duomo, ha chiuso le porte ai cani. Motivo? Feci non raccolte dai padroni. La notizia, riportata da “Il Messaggero” ha fatto presto il giro della città, ma a quanto pare la situazione era diventata intollerabile così come riferito dal parroco Don Alessandro Rossini. Il cartello apposto sul portale non lascia fraintendimenti: “A causa di padroni incivili è vietato l’ingresso ai cani di tutte le taglie in cattedrale”. A quanto pare, però, il divieto non avrebbe dato i suoi frutti, perché gli episodi di inciviltà continuano a verificarsi in modo costante. Ricordiamo che l’ingresso dei cani in chiesa non è ‘obbligatorio’ e se qualche parroco lo consente è solo per sensibilità e amore nei confronti degli animali.
Enpa “Puniti i padroni, non i cani”
“Il parroco don Alessandro Rossini ha dimostrato grande sensibilità nell’ammettere i cani finché è stato possibile – ha riferito l’Enpa a TO – ma se le persone non fanno il loro dovere e non ci sono le condizioni, non poteva fare altrimenti. Questa posizione è una punizione chiaramente per i padroni e un richiamo alla civiltà e al buon senso di tutti”.