Il tribunale di Perugia, su proposta della Divisione Anticrimine ha applicato la sorveglianza speciale Di P.S. per due anni ad una giovane pluripregiudicata di Perugia. La donna, 35enne, è nota in città perché più volte è stata sorpresa dalle forze di polizia in prossimità di luoghi affollati e dell’Ospedale a compiere delle truffe ad ignari passanti chiedendo, qualificandosi come “Dottoressa” o “Avvocato”, una piccola somma per una improvvisa necessità.
Il Tribunale ha ravvisato che sussistano i presupposti, segnalati dal Questore Nicolò D’Angelo, per l’adozione del provvedimento per la condotta di vita della giovane che già vanta una pluralità di condanne, 14 procedimenti penali in corso, in prevalenza per truffa ma anche per rapina, evasione e resistenza a p.u. e numerose recenti ulteriori segnalazioni di reato.
In particolare, per i giudici, dalla collocazione temporale degli ultimi episodi delittuosi si evince come la commissione dei reati contro il patrimonio sia divenuta per la giovane una irrinunciabile condotta di vita. Già nell’ Aprile scorso, gli agenti della Divisione Anticrimine, diretti dal Primo Dirigente Luca Sarcoli, le avevano notificato il provvedimento dell’avviso orale di P.S. che la invitava a modificare la propria condotta di vita, ciononostante il soggetto continuava a compiere reati.
Adesso la “finta dottoressa” avrà l’obbligo di mettersi alla ricerca di un lavoro stabile, di vivere onestamente, di non associarsi abitualmente con delinquenti, di non uscire dal proprio domicilio dalle ore 22 alle ore 06 , e di trovarsi una stabile dimora e di presentarsi periodicamente presso un ufficio di polizia. Ogni violazione delle prescrizioni impartite comporterà specifiche sanzioni penali.