“Chicco e spillo saltano come due gatti sulla sella e schizzano a tutta manetta”, viene in mente la canzone di Bersani che racconta la rocambolesca fuga di due delinquenti dai carabinieri, perchè infatti nelle scorse ore con le accuse di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, sono scattate le manette ai polsi di un 22enne, senza lavoro, senza fissa dimora sul territorio nazionale.
La segnalazione. Un cittadino ha segnalato al 112 presenze sospette ad un distributore di carburanti nella zona periferica di Strozzacapponi di Perugia. Così, durante il controllo notturno i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Perugia si sono imbattuti in un ciclomotore con a bordo due individui che non presagivano nulla di buono.
I fatti. Immediate scattano le verifiche e si procede al controllo del ciclomotore e dei suoi occupanti. I due scendono dal mezzo ed all’improvviso, mentre il passeggero fa finta di consegnarsi al controllo, il conducente, con mossa fulminea, fa cadere il motorino in direzione dei carabinieri e si da alla fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Il passeggero del ciclomotore che sembrava collaborativo, cambia rapidamente atteggiamento e manifestando segnali di insofferenza, estrae dalla tasca dei pantaloni un piccolo cacciavite e con l’obiettivo di intimorirli, tenta di colpire i carabinieri, al fine di sottrarsi al controllo. Immediata ed istintiva la reazione dei militari che, nient’affatto spaventati, lo bloccano e lo ammanettano senza indugio alcuno. La conseguente perquisizione personale dell’uomo e del mezzo consente di rinvenire un passamontagna di colore nero e numerosi arnesi da scasso, strumenti questi che, posti in sequestro, sarebbero serviti a mettere a segno un furto nella zona.
Il motorino alla proprietaria. Inoltre, gli accertamenti sul ciclomotore permettono poi di evidenziare che il mezzo è rubato ad una perugina alla fine di luglio 2014 che, informata del suo ritrovamento, nel riprendersi il mezzo, ha ringraziato sentitamente gli uomini dell’Arma.
Ore contate per il complice. L’arrestato di origine albanese, al termine delle formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di questo comando in attesa della direttissima disposta dalla magistratura. E’ caccia sull’intero territorio comunale al complice sul quale già trapelano le prime riservate indicazioni finalizzate alla sua identità e c’è da credere che per lui le ore siano davvero contate.