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“Chiatti socialmente pericoloso” / Mostro di Foligno libero? “rischio” rinviato

“Uscirò tra 20 anni e tornerò a uccidere, ma farò più attenzione”, questa fu la frase choc di Luigi Chiatti, quello che per tutti è noto come il “mostro di Foligno”. Entro il 2015 l’assassino di Simone Allegretti (4 anni) e Lorenzo Paolucci (13 anni), finirà di scontare la condanna che gli è stata inflitta (due ergastoli in primo grado, ridotti in appello con sconto di pena a 30 anni per semi infermità mentale, poi scontati ancora grazie ai bonus), ma non tornerà libero. Almeno per i prossimi tre anni. E’ questo l’esito della decisione del giudice di Sorveglianza di Firenze che ha stabilito, come peraltro già disposto dalla sentenza di condanna, che Chiatti una volta scontata la sua pena sarà rinchiuso per tre anni in una struttura protetta. Da adesso in avanti ogni tre anni Chiatti verrà sottoposto ad una valutazione della sua pericolosità e questo provvedimento potrebbe ripetersi fino alla fine dei suoi giorni. 

Appena 24 ore prima di questa decisione (giovedì), la sorella di Simone, Chiara Allegretti, ha parlato nella sua veste di consigliere comunale, presentando una mozione urgente per chiedere che venga respinta ogni ipotesi che Chiatti sconti la sua pena in una struttura del territorio regionale. Mozione approvata all’unanimità.

Chiatti “socialmente pericoloso”. E’ perchè considerato “socialemente pericoloso” che Chiatti una volta scontata la sua pena non potrà tornare libero, del resto su questo l’avvocato Picuti, difensore delle famiglie delle piccole vittime ha dichiarato di non aver mai avuto dubbi “Una notizia che non ci coglie di sorpresa”, l’ha definita, “non abbiamo mai creduto ad un possibile ravvedimento del condannato”.

Che succederà se verranno chiusi gli ospedali psichiatrici? Si chiedono questo le parti civili e cioè: “In quale struttura verrà internato Chiatti se la chiusura degli ospedali psichiatrici non sarà immediatamente prorogata, considerando che le fantomatiche strutture di competenza della Asl non sono ancora disponibili ad accoglierlo?”. I legali di Chiatti su questo rimarcano come ritengano impossibile il fatto che gli ospedali psichiatrici vengano chiusi prima che sia trovata la collocazione alternativa di Chiatti. Intanto però la stessa difesa ha chiesto che le perizie sul condannato vengano effettuate da un perito terzo, facendo opposizione alla relazione che ha dichiarato “socialmente pericoloso” il loro assistito. “L’ho guardato morire – le parole di Chiatti al giudice riferite al piccolo Lorenzo Paolucci – e lui mi chiedeva perché”.