“Coraggio” è la parola che ricorre più spesso durante la cerimonia per la posa della prima pietra dell’ampliamento del Residence “Daniele Chianelli”. Il coraggio di Franco e Luciana, che hanno reagito alla tragica perdita del figlio per mettersi al servizio di altri bambini che con le proprie famiglie stanno affrontando lo stesso calvario, dando però loro una concreta speranza. E il coraggio della Fondazione Chianelli, che in questo momento difficile a causa della pandemia Covid non arretra di fronte al nuovo obiettivo: fornire alle famiglie dei bambini in cura oncologica ulteriori 15 appartamenti.
Sulla mattonella, con l’immagine che raffigura l’ampliamento del Residence “Daniele Chianelli”, sono apposte le firme di tutti coloro che, ciascuno in modo diverso, per ruolo istituzionale, professione o mera adesione al progetto, partecipa alla realizzazione del nuovo progetto per ingrandire la struttura accanto all’ospedale di Perugia che ospita bambini, ragazzi e adulti, malati di tumori del sangue, insieme alle loro famiglie.
Si sono aperti così i lavori di costruzione che proseguiranno per i prossimi due anni, su cui il Comitato investirà 4 milioni di euro. “Un giorno importantissimo per noi – ha commentato il presidente del Comitato per la vita Daniele Chianelli, Franco Chianelli -. Dobbiamo assolutamente creare nuovi alloggi per le persone malate che ce lo chiedono. Insieme al Comune, che ringrazio per la donazione del terreno, abbiamo anche pensato a creare spazi anche per la comunità asilo nido, scuola materna, nido d’argento per gli anziani. Una casa lontano dalla propria abitazione, con lo stesso calore, la stessa umanità e molti servizi per l’ospedale e per la regione, ora abbiamo bisogno del contributo di tutti”.
“Diventa realtà – ha detto l’assessore del Comune di Perugia all’urbanistica, Margherita Scoccia – quella che era una visione, che dimostra come la caparbietà di realizzare un obiettivo porti ad un risultato eccezionale. È importantissimo investire in opere di questo tipo che possono dare un aiuto concreto alla nostra società che non solo crea spazi per i malati ma è un esempio di buone pratiche a cui tutti noi possiamo contribuire”.
“Uno dei motivi per cui i pazienti arrivano da tutta Italia e dall’estero – hanno aggiunto i primari della Strutture complesse di Ematologia e Oncoematologia pediatrica, Brunangelo Falini e Maurizio Caniglia – non è solo il prestigio dei centri, ma anche l’accoglienza e in questo il Residence ha dato uno straordinario contributo perché rappresenta la sintesi perfetta tra ospedale, ricerca, volontariato, istituzioni con una presa in carico è a 360 gradi”.
“Da subito – ha detto il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Marcello Giannico – ho percepito il grande affetto e l’attenzione che la cittadinanza rivolge a questo ospedale e il suo ruolo fondamentale, di cui il Chianelli è emblema. Oltre alle professionalità eccelse la presenza del Comitato ci rende maggiormente attrattivi”. Giannico ha anche lodato la velocità con la quale si sta attuando il progetto: “Un ritmo che mi sogno nella mia Azienda. Per vincoli burocratici, che si possono ridurre ma che devono rimanere per una pubblica amministrazione. ma qui c’è anche quell’entusiasmo e quel senso di appartenenza sul quale anche in ospedale possiamo lavorare”.
“Siete – ha concluso la presidente della Regione, Donatella Tesei – un messaggio di speranza e concretezza, specialmente nei momenti difficili e complicati come questo. Un grande modo di realizzare la vera umanizzazione della medicina, grazie per questo messaggio di vita”.
Presente anche il cardinale Gualtiero Bassetti che ha benedetto il terreno su cui sorgerà la nuova struttura. “Trent’anni – ha detto – fa il buon Dio strappava da questo giardino un bellissimo fiore, Daniele, che ha portato in un altro splendido giardino. Oggi Franco e Luciana hanno innumerevoli figli, innumerevoli famiglie perché si sono fatti guidare dall’amore. Il Signore attraverso loro continua la sua opera”.
Quindi il cardinale Bassetti
Il progetto
La nuova struttura sorgerà accanto al “Daniele Chianelli” e ospiterà altri 15 appartamenti. Oltre ai nuovi alloggi il Residence sarà dotato anche di un asilo nido, di una scuola materna e di un nido d’argento per gli anziani, offrendo un servizio ai dipendenti dell’ospedale, ma anche all’intera città.
Ci saranno poi spazi dedicati alle associazioni che operano in favore dei malati che al Residence potranno avere un punto di ascolto per i pazienti che sostengono. Anche le zone dedicate al benessere dei malati avranno ampio spazio. Verranno infatti realizzati ambienti riservati agli adolescenti e ai gruppi di autosostegno, in modo da poter continuare ad aiutare anche le famiglie fuori dal percorso di malattia. Ogni appartamento sarà intitolato ad un benefattore o ad un ente o associazione, che in questi anni ci hanno sostenuto.
Il progetto è ispirato ai principi di “Universal design”, accessibile a tutti. Sarà un edificio di 2.500 mq ad ‘L’ in cui l’attuale struttura e la nuova saranno collegate da una passerella pedonale. Un luogo all’insegna della sostenibilità, dotato di impianto fotovoltaico che alimenterà gli appartamenti. Anche il verde avrà un importante ruolo con orti inclusivi, anche pensili accessibili a tutti e giardini interni ed esterni, nella corte interna ad esempio ci sarà una serra”. Per rendere ancora di più il Residence un luogo accogliente da chiamare “casa”.