L'allegra visita delle maschere tradizionali, capeggiate dal Bartoccio, e quella spettacolare degli "animali" del Sasu
Tra il Residence Chianelli e l’ospedale di Perugia è stato un Martedì grasso di sorrisi, tra le maschere di carnevale tradizionali e originali, per i piccoli pazienti.
Al Chianelli sono arrivati il Bartoccio, figura tipica di Perugia, per poi salire in Veneto con Arlecchino, passando per Firenze con Stenterello, nelle Marche con il tradizionale Mosciolino, a Napoli, con il famosissimo Pulcinella, fino alla Calabria con Giangurgolo e alla Sardegna con Compodori. Le maschere, che rappresentano le provenienze da tutta Italia dei pazienti in cura nei reparti di Ematologia ed Oncoematologia pediatrica, indossate da pazienti e familiari ospiti al Residence, sono state interamente realizzate da loro nell’ambito dei laboratori di Carnevale. Principesse, cowboy, super eroi e fatine invece per i più piccoli che, insieme alle maestre della scuola in ospedale dei “Coniglietti bianchi” hanno realizzato bellissime maschere. Via libera, inoltre, alla danza con l’esibizione delle volontarie e dei volontari sulle note di “Mamma mia” degli Abba. Tanta musica poi con il musicoterapeuta, Lorenzo Capolsini, insieme ai volontari e ai piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica, come Dion, bimbo di 9 anni guarito dalla leucemia, che oltre ad esibirsi alla batteria ha anche recitato una simpatica filastrocca di carnevale. Tante risate, infine, con il gruppo di volontari “Matti per la vita” di Gubbio che hanno eseguito due divertentissimi sketch e con i Vip clown tra scherzi e giochi.
Chianelli: “Bellissimo vedere al Residence i bambini guariti”
“Abbiamo voluto regalare ai nostri bimbi – ha detto Franco Chianelli – un giorno di allegria e spensieratezza. Giornate come questa per noi sono frequenti grazie all’aiuto dei nostri volontari e rappresentano una grande iniezione di energia. È bellissimo anche rivedere i bambini ormai fuori dalla terapia, tornare al Residence guariti per festeggiare insieme a noi. Vederli ballare, cantare e sorridere ci aiuta a superare i momenti più difficili e bui come quello che sta vivendo ora la sanità umbra, ad andare avanti e tentare di superare le difficoltà”.
La discesa del Sasu
Con una spettacolare discesa dall’alto, un gruppo di soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) ha fatto una rorpresa ai bambini ricoverati nelle strutture di Oncoematologia Pediatrica, Pediatria e Chirurgia Pediatrica.
I volontari, con indosso dei costumi divertenti e colorati a forma di animale, si sono calati da uno degli edifici della struttura ospedaliera per poi entrare nelle degenze e salutare i piccoli pazienti e i loro genitori.
“Per i nostri tecnici che quotidianamente sono impegnati in attività di soccorso e supporto alla popolazione – ha sottolineato Matteo Moriconi, Presidente servizio regionale Umbria del Soccorso Alpino e Speleologico – il regalo più grande di oggi è stato vedere lo stupore ed i sorrisi sui visi dei bambini incontrati. Desideriamo ringraziare di cuore il Direttore generale Giuseppe De Filippis e tutti i Direttori di struttura per aver supportato questa iniziativa”.
“Siamo grati al Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria per questo gesto di solidarietà rivolto ai nostri piccoli pazienti – ha spiegato De Filippis – l’aspetto ludico è parte integrante del percorso di cura di un bambino ed ogni sorriso regalato è una medicina per i nostri piccoli pazienti”.