Ha chiamato la questura di Terni, lamentandosi di un ispettore di polizia che a suo dire l’avrebbe “infamata”, ma poco prima aveva rubato dei gioielli, una pistola e due coltelli. E’ stata arrestata martedì pomeriggio dopo aver creato scompiglio in viale Brin e dopo momenti concitati in cui è rimasto ferito anche un poliziotto (lo stesso di cui si era lamentata telefonicamente), una 40enne residente in provincia di Terni, nota alle forze dell’ordine come tossicodipendente.
Tutto è iniziato con una telefonata alla Squadra Mobile, alle 16 di martedì, in cui la 40enne, con tono alterato, dopo essersi qualificata, chiedeva di parlare con un ispettore della Sezione Antidroga, specificando nome e cognome. A suo dire, infatti, il poliziotto ogni qualvolta arrestava uno spacciatore, avrebbe detto che le informazioni relative all’attività di spaccio le aveva avute da lei, facendola così passare come un’informatrice della Polizia di Stato. Avendo capito che l’ispettore che cercava non era in ufficio, aveva riagganciato il telefono. Appena 10 minuti dopo, però, sempre la Squadra Mobile ha ricevuto un’altra telefonata, questa volta dai carabinieri, che segnalavano che la stessa donna si era resa responsabile di un furto, a casa del padre, da dove aveva rubato, oltre ad un bracciale e un orologio in oro, anche una pistola e due coltelli.
Sono dunque scattate immediatamente, sia da parte della polizia di Stato, che dei carabinieri, le ricerche della donna, già conosciuta alle forze dell’ordine, in quanto tossicodipendente e con numerosi precedenti per uso e consumo di sostanze stupefacenti.
La 40enne è stata rintracciata poco dopo le 17 all’esterno di un locale di Viale Brin dagli agenti della sezione antidroga, mentre stava inveendo anche contro degli stranieri che passeggiavano sull’altro lato della strada. Durante le operazioni per immobilizzarla, un poliziotto – proprio l’ispettore “accusato” dalla donna – è rimasto ferito, riportando una sospetta lesione al menisco, giudicata guaribile in 7 giorni.
Nella borsa della donna sono stati rinvenuti i gioielli, la pistola e i coltelli rubati al padre. Fra gli applausi dei passanti è stata dunque portata in questura, dove è stata arrestata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, possesso abusivo di armi e di armi da fuoco. Questa mattina si è tenuta l’udienza per la convalida del fermo: il gip di Terni ha stabilito per la donna l’obbligo di firma dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 19:00 ed ha fissato il processo per direttissima per il 12 ottobre.
(aggiornato alle 15)