Categorie: Città di Castello Cronaca

“Chiama il Bus”, resoconto “positivo” del progetto sul trasporto locale

La sperimentazione di ‘Chiama il bus’ ha confermato che il servizio rappresenta una risposta significativa alle esigenze di specifiche fasce di popolazione che, per motivi logistici, di età o salute, incontravano difficoltà a spostarsi all’interno del territorio comunale ed è per questo che lavoreremo per verificare la possibilità di integrare stabilmente questa esperienza nel sistema di trasporto locale”. L’assessore ai Trasporti Luca Secondi commenta con soddisfazione il bilancio del servizio “Chiama il bus” che, tra giugno e dicembre 2014, ha offerto ai residenti nelle frazioni del comune una innovativa forma di mobilità pubblica a chiamata.

Il progetto, proposto dall’associazione temporanea di scopo costituita dal Comune di Città di Castello e dal Consorzio Autonoleggiatori Riuniti Alto Tevere (Carat), è stato attuato grazie al finanziamento del Gal Alta Umbria a valere sul programma comunitario Leader, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione dell’Umbria.

I protagonisti coinvolti nella sperimentazione si sono ritrovati nella Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini per un confronto sulle risultanze del progetto e sulle prospettive di integrazione nel sistema del trasporto pubblico locale. Con l’assessore Secondi, sono intervenuti all’iniziativa il presidente del Gal Alta Umbria Mariano Tirimagni, il direttore di Umbria Mobilità Velio del Bolgia, il presidente del Carat Paolo Emidi e il consulente del Consorzio Mirko Pescari.

La portata innovativa del servizio che, in nome dell’obiettivo emissioni zero ha rivoluzionato il concetto di servizio pubblico invertendo il rapporto con l’utente, il quale ha potuto decidere dove e quando avvalersi del bus prenotandolo telefonicamente, è stata testimoniata dall’immediato interesse registrato presso la popolazione residente coinvolta.

Nei sei mesi di sperimentazione sono stati infatti 750 i contatti stabiliti dai cittadini, con 666 chiamate soddisfatte per trasferimenti individuali o di più persone, pari a 3187 presenze sugli automezzi (considerando che ogni utente che abbia effettuato un viaggio di andata e uno di ritorno nella stessa chiamata ha generato due presenze) di circa 2200 utenti, per un totale di oltre 32mila chilometri percorsi. Gli utenti trasportati sono state persone oltre i 60 anni di età, che hanno utilizzato il servizio per raggiungere i mercati frazionali, effettuare visite mediche, partecipare a funzioni religiose e sagre paesane, ma anche bambini e ragazzi, che si sono avvalsi del bus a chiamata per praticare attività sportive, frequentare centri estivi, oratori e altre strutture di aggregazione.