Oltre 1000 assemblee nei luoghi di lavoro e 25 congressi, tra strutture provinciali e regionali, a partire da domani, 7 febbraio, con il congresso della Fillea Cgil di Terni (presso la Cassa Edile). Sono i numeri del percorso congressuale della Cgil in Umbria, avviato già da alcune settimane e che si concluderà i prossimi 26 e 27 di marzo con il congresso regionale del sindacato, che si terrà a Foligno.
Oggi, nel corso di una conferenza stampa, il segretario generale della Cgil dell'Umbria, Mario Bravi, insieme ai segretari di Perugia e Terni, Vincenzo Sgalla e Attilio Romanelli, ha illustrato le modalità e i contenuti di questo percorso, che è soprattutto un'occasione di ascolto e confronto con il mondo del lavoro umbro. “Il nostro congresso sarà incentrato su due questioni fondamentali – ha spiegato Bravi – la battaglia contro le diseguaglianze crescenti nel nostro paese e l'attuazione di un piano del lavoro, che come Cgil, sia a livello nazionale che regionale, abbiamo lanciato da oltre un anno”.
Sul primo asse, la Cgil dell'Umbria lancia un segnale concreto. “Vogliamo avviare, anche seguendo l'esempio di altre Cgil regionali, come la Cgil Puglia, un'operazione trasparenza – ha spiegato ancora Bravi – per questo da oggi è pubblicata sul nostro sito (www.cgilumbria.it) la mia busta paga, che, per statuto, è la più alta di tutta l'organizzazione regionale. Un'iniziativa – ha proseguito Bravi – non solo volta a fare chiarezza sull'entità delle retribuzioni all'interno del sindacato, ma che punta anche a lanciare un segnale: noi chiediamo la stessa trasparenza ai manager delle aziende pubbliche e private dell'Umbria, convinti come siamo della necessità di ridurre sensibilmente lo squilibrio che oggi esiste tra le retribuzioni di lavoratrici e lavoratori e quelle dei dirigenti”.
Sul Piano del lavoro “la Cgil dell'Umbria insiste da tempo e lo fa nella consapevolezza che con il passare del tempo la situazione economica e occupazionale continua a peggiorare. Lo dimostra la nuova versione digitale della Mappa delle crisi (una Google map) che è stato oggi presentata in anteprima e sarà presto consultabile pubblicamente online. Salvo rare eccezioni, ad esempio nel settore alimentare del Perugino – ha spiegato Bravi – il nostro monitoraggio costante ci dice che la situazione rispetto a 6 mesi fa è ulteriormente peggiorata, con nuove aziende che si aggiungono alla mappa e con molte altre in cui dalla cassa integrazione si passa alla mobilità”. Due in particolare, secondo Bravi, le emergenze più forti: da una parte l'area ternana, per la quale la Cgil continua a chiedere il riconoscimento della crisi industriale complessa, e dall'altra la fascia appenninica, con la cassa integrazione in scadenza a maggio per centinaia di ex lavoratori Merloni, “un'emergenza sociale assoluta”.
Di qui la necessità di dare un impulso alla ripresa occupazionale. “Tra le nostre proposte concrete – ha detto ancora Mario Bravi – c'è ad esempio quella di attivare un grande piano di ristrutturazione degli edifici scolastici dell'Umbria (circa 800 in tutto), il 20% dei quali è stato costruito addirittura nel Ventennio. Questo – ha aggiunto il segretario Cgil – sarebbe un modo per riattivare il lavoro in un settore come l'edilizia che in 5 anni ha perso metà degli addetti, senza però dare vita ad un'ulteriore e insostenibile cementificazione del territorio”.
In conclusione, la Cgil ha aperto con il suo congresso “una fase importante di ascolto e proposta, con l'obiettivo – ha concluso Bravi – di riconnettere quel mondo del lavoro che la crisi tende a dividere e frammentare. Confederalità e solidarietà sono i valori con i quali la Cgil vuole combattere la crisi”.
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